Maradona perde ancora contro il fisco
Diego Armando Maradona da oltre vent’anni sta battagliando con il Fisco italiano. E per l’ennesima volta l’ex calciatore ha perso la sua partita contro il Fisco. La commissione tributaria provinciale di Napoli ha infatti respinto l’ultimo ricorso presentato dagli avvocati dell’argentino, che chiedeva di usufruire del condono del Napoli al quale il calciatore non ha aderito in passato perché era impossibilitato a farlo. Maradona è stato anche condannato al pagamento delle spese di giudizio pari a 15.000 euro, ben 10.000 tra questi sono stati spesi per la consulenza tecnica d’ufficio.
Maradona, che recentemente è ritornato agli onori delle cronache per un lifting facciale, aveva contestato il provvedimento nell’ottobre 2013 con cui la direzione provinciale I di Napoli delle Entrate aveva rigettato la richiesta di annullamento degli avvisi di accertamento emessi per gli anni d’imposta 1985-1990. I legali dell’ex giocatore avevano chiesto al fisco di annullare le proprie richieste così come era avvenuto con la Società Calcio Napoli, che nel 2002 condonò la propria posizione.
La decisione, presa il 14 gennaio è stata depositata da pochi giorni da parte della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli. I magistrati tributari hanno motivato così la decisione: “Alla data del 29 settembre 2012 – è scritto nella sentenza – il ricorrente aveva la possibilità di definire la lite in corso aderendo autonomamente al condono, versando il 50% dell'imposta. Questo perche' Maradona aveva impugnato l'avviso di mora dell' 11 gennaio 2011. (…) Pertanto all'epoca il ricorrente non espresse alcuna volontà di beneficiare degli effetti del predetto condono, pur non sussistenza alcuna preclusione nei suoi confronti. Anche quest'ultimo aspetto appare significativo al fine di precludere l'estensione al Maradona del suddetto condono.”