Mandzukic-Dybala: gol scudetto per la Juventus di Allegri
Napoli chiama, Torino risponde. La lunga corsa a due verso il tricolore 2015/2016 ha vissuto un'altra serata decisiva. I punti di distacco tra bianconeri e azzurri, nove erano e nove sono rimasti dopo le due vittorie di Sarri e Allegri. Rispetto al Bologna visto al San Paolo, il compito più difficile lo hanno avuto Buffon e compagni che hanno incrociato i guantoni con una Lazio ritrovata (due vittorie consecutive) dopo la disfatta del derby. La trasferta in Piemonte, però, si è rivelata ancora un tabù per la compagine capitolina: mai vittoriosa a Torino dall'1-2 conquistato nella stagione 2001/2002. A quattro giornate dal termine, dunque, la Juventus mantiene cosi intatta la distanza con il Napoli e si prepara alla trasferta di Firenze del prossimo weekend. Al "Franchi" non sarà certo una gita di piacere per i bianconeri, ma la possibilità di chiudere i giochi e avvicinarsi quasi definitivamente allo scudetto potrebbe spingere la truppa juventina al successo anche in quel di Firenze.
Marchetti superman
In campo con Hernanes al posto dell'infortunato Marchisio, la squadra di Massimiliano Allegri ha subito preso a cannonate il muro difensivo della Lazio: sfiorando il gol in più di un'occasione nei primi venti minuti di gioco. All'avvio positivo del centrocampo romano, ha fatto da contraltare il reparto difensivo di Simone Inzaghi: spesso in crisi davanti alle folate dei campioni d'Italia. Protagonista del primo tempo è stato un Marchetti in serata di grazia, decisivo sin dall'avvio con una parata miracolosa su Dybala e in grado di salvare la porta biancoceleste e tenere in equilibrio il match con diversi interventi decisivi sia sull'argentino che su Pogba: i due giocatori più pericolosi di Allegri. Il numero uno laziale nulla ha, però, potuto davanti all'incursione di Mandzukic che, al 40esimo, è stato abile nel seguire la traiettoria della conclusione di Pogba e a metterci il piedone per la rete del vantaggio juventino.
Lo show di Dybala
Complicata già dal primo tempo, la partita della Lazio è diventata ancor più proibitiva nei primi minuti della ripresa. All'espulsione di Patric è, infatti, seguito il rigore vincente di Dybala: arrivato dopo che Gentiletti ha steso Bonucci in area di rigore. Per l'argentino è stata l'ennesima serata di festa. Settantacinque minuti nei quali ha confermato tutta la sua qualità e la sua importanza per l'undici di Allegri. Il terzo gol juventino, il secondo del "Picciriddu" ex Palermo, è arrivato al 19esimo con un sinistro sotto la traversa di Marchetti da dentro l'area di rigore. Seconda gioia personale che ha preceduto di pochi minuti una straripante discesa personale, conclusa con un sinistro deviato a fatica dal portiere di Inzaghi. Sotto di tre gol e con un uomo in meno, la Lazio ha passato l'ultimo quarto di gara facendo attenzione a non scoprirsi più di tanto. Sceso in campo al posto di Dybala, Simone Zaza ha infatti tenuto in apprensione la difesa biancoceleste fino alla fine e sfiorato il poker all'85esimo trovando però sulla sua strada l'ennesimo intervento del numero uno capitolino.