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Mancini su Kean: “Basta con i cori razzisti, si prenda posizione in modo fermo”

Il ct della Nazionale italiana, a margine di un convegno Unicef, ha parlato di quanto accaduto a Cagliari all’attaccante di colore bianconero: “E’ una situazione insopportabile, non se ne può più. Moise non ha sbagliato e Bonucci è stato frainteso. Auguro a Kean di diventare più forte di Balotelli”
A cura di Alessio Pediglieri
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Anche Roberto Mancini dice mo al razzismo. A margine di un incontro organizzato a Roma dall'Unicef, di cui è ambasciatore, il commissario tecnico della Nazionale italiana ha voluto stigmatizzare il comportamento di parte della tifoseria sarda che ha ululato contro Moise Kean e ha insultato altri giocatori di colore della Juventus, come Matuidi e Alex Sandro. Comportamenti inqualificabili, ha sottolineato Mancini che poi è entrato anche nei particolari delle qualità dei giocatori che sono in orbita azzurra.

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Condanna assoluta al razzismo

Ovviamente il riferimento è a quanto accaduto a Cagliari subito dopo il gol del 2-0 con cui la Juventus ha sbancato la Sardegna Arena in campionato. Kean ha esultato sfidando la curva, a braccia aperte e ha ricevuto una valanga di fischi, misti a ‘nuuu' razzisti: "La prossima volta eviterà ma è giovane e forse si è sentito in difficoltà non sapendo come reagire. Bonucci? E' stato frainteso, non voleva accusare il ragazzo".

L'atteggiamento usato contro Kean è insopportabile. Bisogna stigmatizzare i buu razzisti, non se ne può più. Serve prendere posizione, agire anche duramente, affinché queste cose finiscano

Kean come Balotelli, più di Balotelli

Per Mancini, Kean, alla stregua di Zaniolo ma anche di Balotelli, è un patrimonio unico da preservare e da difendere: "Alla Juventus gli daranno i giusti consigli poi se verrà in Nazionale proverò a dirgli qualcosa anch'io. Come Balotelli? Credo che Mario ad un certo punto della sua carriera sia stato un giocatore straordinario: mi auguro che Kean lo diventi e ci rimanga a lungo".

Verso Euro2020

Infine, un occhio ai propri interessi di ct. Sul cammino verso Euro2020 ci sarà di mezzo anche una stagione intensa e ricca di impegni. Mancini, ovviamente, spera che vi sia un occhio di riguardo anche per la Nazionale: "Se il prossimo campionato finisse un po' prima del 24 maggio sarebbe meglio questo è sicuro, vediamo adesso quello che si può fare"

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