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Mancini: “Continua il progetto Italia. Allegri-Adani? Giusto rispettare le opinioni altrui”

Il commissario tecnico dell’Italia si è presentato in conferenza con Di Biagio (Under21) e Nicolato (Under20): “Esprimiamo un progetto univoco che coinvolge tutti”. Poi, su Balotelli: “Oltre a giocare e segnare sa che si deve comportare a modo”. E su Allegri-Adani: “Un tecnico a fine gara è stanco”
A cura di Alessio Pediglieri
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Un progetto univoco, un pensiero condiviso, con un filo conduttore ben preciso: di colore azzurro. Roberto Mancini, Gigi Di Biagio, Paolo Nicolato si sono presentati tutti insieme alla conferenza stampa di Coverciano. I ct della Nazionale maggiore, Under21 e Under20 all'unisono per spiegare che la volontà e il disegno federale parte da lontano per arrivare ancor di più lontano, coinvolgendo tutti.

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L'Italia procede unita, con i commissari tecnici capitanati da Mancini che sottolinea la conferenza condivisa: "Cerchiamo di portare avanti un pensiero condiviso. Le nazionali minori stanno crescendo e lo stanno facendo molto bene: daremo un senso a tutto ciò".

La spina nel fianco: Balotelli

Parole importanti che riaprono il capitolo Italia in questo ultimo squarcio di stagione dove molti club si stanno giocando obiettivi importanti. Il lavoro di Mancini è a lungo termine: testare, provare, motivare. Recuperare, laddove sia il caso, come per Mario Balotelli uno dei giocatori con il rapporto più tormentato in Nazionale. Perché non contano solo i gol e l'ultimo colpo di testa non è di certo stato gradito dal ct e dal suo staff: "Lui sa che oltre a far gol e giocare bene deve soprattutto comportarsi bene. In campo chi è sempre a rischio espulsione diventa un problema per tutti. Lo sa, non glielo ho detto una volta sola e quindi sa anche come la penso".

Italia formato Ajax

Il progetto prevede l'inserimento graduale di giovani con cui fare esperienza. In questo il lavoro delle Nazionali è importante, soprattutto se si riesce a farlo condividendo le scelte. L'idea di fondo è dare tempo a tutti: "Come l'Ajax, ad esempio dove c'è una mentalità che non c'è da noi: magari non vincono nulla per 3-4-5 anni, ma fanno giocare sempre i giovani. Poi se c'è talento, è solo questione di tempo. I giovani hanno diritto di sbagliare".

La ‘vecchia' guardia a tutela dell'Italia

Ma non si può prescindere da chi ha esperienza e mentalità. Anche se giovane non lo è più. Per questo Mancini sorride quando sente parlare di Chiellini o Bonucci al capolinea: "Se ci sentono dire che sono vecchi si offendono. E comunque abbiamo giovani in ascesa come i vari Caldara o Mancini ma anche in Under21 siamo ricchi di talento".

Allegri-Adani: Mancini come Ponzio Pilato

Infine, una battuta su uno dei temi extracalcistici più chiacchierati, la lite in tv tra Allegri e Adani. Tema della questione: teoria e pratica. Chi ha ragione? Chi vince e si mette in discussione ogni domenica con i risultati del campo o chi commenta e prova a spiegare cosa sarebbe meglio fare o dove sbagliare meno dietro una scrivania? Mancini taglia corto: "Un allenatore dopo la gara è stanco ma alla fine si è discusso di calcio. Accettare le opinioni altrui è un dovere ma non posso parlare per altre persone".

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