Manchester United, maxi-turnover per l’Europa League: fuori Rooney, Valencia e Mkhitaryan
L'Europa League, da sempre, viene scarsamente considerata dai grandi club, che la considerano quasi un "fastidio" infrasettimanale, che cade sempre di giovedì e che porta scarsi introiti economici nelle proprie casse. Un atteggiamento un tempo tipicamente italiano (chi non ricorda le clamorose eliminazioni precoci per mano di club come Slovan Bratislava, Thun e, appena lo scorso anno, Vojvodina), ma che oggi sembra riguardare anche gli altri club provenienti dai campionati maggiori.
Il Manchester United, quest'anno costretto a partecipare proprio all'Europa League dopo il disastroso campionato della scorsa stagione, non sembra tuttavia aver tratto lezione da questi eventi: e così per il match contro il Feyenoord, altra nobile decaduta del calcio europeo, ha lasciato a casa diversi pezzi da novanta. In primis, non è partito alla volta dei Paesi Bassi il capitano di mille battaglie Wayne Rooney: il tecnico José Mourinho deve aver optato per un turno di riposo in vista del match contro il Watford.
Stessa sorte per Henrix Mkhitaryan, che non ha preso parte neppure all'ultimo allenamento dei Red Devils, così come Phil Jones, Luis Antonio Valencia e Jesse Lingard, tutti rimasti a Manchester. Sono invece partiti regolarmente, ma con ogni probabilità non scenderanno in campo, Zlatan Ibrahimovic e Paul Pogba, così come Matteo Darmian che invece potrebbe fare il suo esordio stagionale. Contro il Feyenoord, dunque, in campo una sorta di Manchester United-2, con in campo Marcus Rashford, Memphis Depay e Timothy Fosu-Mensah, tutti già preannunciati in formazione da José Mourinho e tutti ansiosi di avere una chance per mettersi in mostra. L'Europa League, del resto, è anche questo: e chissà che il Manchester United-2 non possa competere ugualmente ad alto livello anche in Europa.
