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Manchester United, la maledizione della maglia numero 7 dopo Cristiano Ronaldo

Dopo l’addio di Cristiano Ronaldo al Manchester United, la maglia numero 7 è diventata quasi l’oggetto di una maledizione. Gli eredi di CR7 non sono riusciti a lasciare il segno con lo stesso numero del portoghese sulle spalle, segnando pochi gol e con prestazioni tutt’altro che positive e continue.
A cura di Marco Beltrami
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Il 23 ottobre Cristiano Ronaldo tornerà all'Old Trafford. La stella della Juventus affronterà da avversario quel Manchester United in cui ha scritto pagine importanti di storia del calcio. In occasione del confronto valido per la fase a gironi di Champions League, i tifosi dei Red Devils ritroveranno il loro ex idolo che ha lasciato un vuoto a dir poco importante in squadra: dal 2009 infatti chi ha indossato la casacca numero 7 che fu di Cristiano Ronaldo, non è riuscito a lasciare un segno concreto per quella che è una vera e propria maledizione.

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United, la maledizione della maglia numero 7 di Cristiano Ronaldo

Dal 2003 al 2009 Cristiano Ronaldo con la maglia numero 7 del Manchester United ha vinto 3 Premier, 2 Coppe di Lega, 1 FA Cup, 2 Community Shield, 1 Champions League, e un Mondiale per Club. Il tutto segnando 118 gol. Il trasferimento al Real Madrid ha lasciato un vuoto notevole nella formazione dell'Old Trafford, che nelle stagioni successive ha avuto altri numeri 7, che probabilmente hanno accusato il peso della responsabilità. La mancanza di un campione come il portoghese si è sentita e non poco, soprattutto in questo avvio di stagione con la squadra del connazionale Mou che ha racimolato appena 10 punti in 7 partite, con tanto di eliminazione in Coppa di Lega e feroci polemiche per uno spogliatoio diviso.

La storia della maglia numero 7 dello United (foto Transfertmarkt)
La storia della maglia numero 7 dello United (foto Transfertmarkt)

Il flop di Owen e il rendimento di Antonio Valencia

La maledizione della maglia numero 7 del Manchester United post Cristiano Ronaldo iniziò nel 2009, quando Michael Owen decise di raccogliere l'eredità sulle spalle di CR7. L'ex Wonder Boy però non riuscì a lasciare il segno, pagando difficoltà d'ambientamento e qualche infortunio di troppo. 17 i suoi gol in 3 anni, pochi per un attaccante che anche per il suo passato al Liverpool non riuscì mai a far entusiasmare i tifosi dell'Old Trafford. Dopo Owen da Sky è toccato a Luis Antonio Valencia: quest'ultimo è ancora uno dei perni del Manchester United e inizialmente decise di indossare la numero 7. Appena 3 reti per il terzino, dotato ovviamente di doti meno offensive dei predecessori, e la volontà di cambiare numero passando poi al 25. 25 come i gol segnati finora con lo United in 334 gare.

Di Maria, Depay e Sanchez, quante delusioni per la maglia numero 7 post Ronaldo

Chi si è rivelato un vero e proprio flop, e sembrava avere le caratteristiche giuste per non far rimpiangere Cristiano Ronaldo è stato Angel Di Maria. Il Fideo colpo da 75 milioni di euro per il Manchester United prese la 7 nella stagione 2014/2015 dopo che era rimasta per un anno senza padrone. 4 gol in 32 presenze per l'argentino e un rapporto conflittuale con il manager Van Gaal che lo portò all'addio nell'estate successiva. Ancor meno incisivo il segno lasciato dal successore Depay arrivato per 34 milioni dal Lione. Troppi alti e bassi per l'olandese che salutò l'Old Trafford nel 2017 dopo aver accumulato 53 partite e solo 7 gol. Infine, ecco Alexis Sanchez, arrivato a zero dall'Arsenal nella finestra di mercato invernale della scorsa stagione. 3 i gol all'attivo per il Niño Maravilla, che finora ha deluso le aspettative. Il peso della maglia di Ronaldo insomma si sente eccome

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