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Manchester United, esonero van Gaal: Mourinho pronto al rilancio

La sesta sconfitta stagionale a Old Trafford ha dato la spallata al manager olandese, bocciato per i risultati deludenti a fronte dei 350 milioni spesi in due anni. E Mourinho ha già inviato il curriculum.
A cura di Maurizio De Santis
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Oltre 350 milioni spesi nel giro di un paio di stagioni. Un fiume di denaro che non ha prodotto i risultati sperati, van Gaal e il suo progetto di risollevare le sorti del Manchester United ne sono stati travolti: la sesta sconfitta stagionale in casa (a violare Old Trafford questa volta è stato il Southampton) ha disarcionato il manager olandese. A cinque punti dalla quarta posizione (l'ultima utile per tentare l'avventura in Champions) e col Tottenham che guadagna terreno, la situazione in Premier League è divenuta catastrofica: restare fuori dalla Coppa equivarrebbe a un ammanco di ben 45 milioni di euro a bilancio, oltre a una progressiva perdita di appeal in quanto a prestigio, a sponsor e a ulteriori partnership economiche. Media (clamoroso il battibecco con il giornalista definito ‘ciccione'), tifosi e calciatori stessi: nessuno è più disposto a seguire il tecnico che ha esaurito il bonus di fiducia finora concessogli.

Il cammino dello United scivolato fuori dalla zona Champions (riga blu, Transfermarkt)
Il cammino dello United scivolato fuori dalla zona Champions (riga blu, Transfermarkt)

La decisione è già presa: van Gaal sarà esonerat0, è solo questione di ore, questione di accordo da raggiungere così da chiudere in anticipo (rispetto al contratto in scadenza nel 2017) la sua esperienza alla guida del Manchester United. "Sono profondamente dispiaciuto per non essere stato all'altezza dell'ambizione e delle attese dei tifosi – ha ammesso il tecnico subito dopo la sfida coi Saints -. Avevano riposto grande fiducia su di me, comprendo fischi e disappunto". Parole come anticamera dell'addio: la porta è spalancata, nell'ingresso – accomodato ad attendere la chiamata – c'è già il sostituto. La prima alternativa? Si chiama Ryan Giggs, classico traghettatore fino al termine della stagione: al gallese è toccato il compito di dirigere l'allenamento alla ripresa. Poi c'è un'opzione suggestiva: si tratta di José Mourinho, il cui nome era stato già accostato nelle scorse settimane ai Red Devils nonostante il flop, la rottura e la rescissione del rapporto col Chelsea. I sostenitori sono pronti ad accoglierlo e lo faranno a breve.

L'ex Special One dei Blues è il candidato numero uno alla successione, ha addirittura già presentato un curriculum di ben 6 pagine per convincere i vertici del club di essere la persona giusta per ripartire e tornare vincenti. E' lui l'uomo, il salvagente, la personalità forte, il nome spendibile necessario per evitare che la barca affondi, perché la conduca nel porto sicuro della Champions. Obiettivo immediato, arginare l'emorragia di gioco, gol, punti e motivazioni che ha di volta in volta smorzato le ambizioni di rimonta del Manchester. Servirà una seconda parte di stagione ‘speciale' per evitare un fallimento esiziale.

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