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Malta-Italia 0-1, Azzurri deludenti aggrappati a Pellè (foto)

Lenta, in affanno e senza idee. Gli Azzurri di Conte deludono su tutti i fronti contro una delle nazionali europee più deboli rimasta in dieci uomini dopo soli 27 minuti. E invece di trovare la goleada, al 73′ si rimedia solamente un rosso a Bonucci. Contro la Croazia giocando così si rischia la figuraccia.
A cura di Alessio Pediglieri
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Brutta, lenta, prevedibile, senza personalità. Contro Malta ridotta in dieci uomini dal 27′ minuto, l'Italia di Antonio Conte vince di misura per 1-0 lasciando più di una perplessità sulla reale potenzialità di un gruppo che avrebbe dovuto ‘passeggiare' sui resti di una delle nazionali più deboli del panorama europeo. Invece di affondare i denti nella carne e saggiare l'osso dell'avversario l'Italia si è limitata a graffiare e nulla più. Certo, i tre punti sono arrivati e anche la quarta vittoria su altrettante partite tra amichevoli e gare ufficiali per Antonio Conte che al debutto ha solamente Fabbri e Vicini quali Ct più vincenti con 5 successi consecutivi. Ma non conta tanto questo quanto la mancanza di personalità contro Malta e una manifesta incapacità di saper chiudere la partita. Come era accaduto contro il modesto Azerbaigian anche contro la nazionale maltese sono gli Azzurri a complicarsi tutto senza mai tirare in porta, perdendo spesso l'uno contro uno e con il solo Pellè che al debutto prova a dimostrare la bontà del Ct di averlo schierato dal primo minuto. Una gara anonima dove l'Italia da bracconiere si trasforma in selvaggina quando al 73′ si vede anch'essa ridotta in 10 per espulsione (giusta) di Bonucci. Campanelli d'allarme da tenere sotto osservazione visto che la prossima partita sarà con la Croazia, avversaria numero uno del girone e che questa sera mentre gli Azzurri annaspavano contro Malta, si divertiva con l'Azerbaigian umiliando la nazionale azera con un pesantissimo 6-0.

Primo tempo: segna Pellè, Malta in 10

Squadra nuova per quattro undicesimi. Antonio Conte cambia gli uomini in campo per dare spazio a tutti e per provare nuove soluzioni laddove la partita non presenta grossi problemi. Rispetto al match contro l'Azerbaigian, infatti sono ben quattro i giocatori nuovi dal primo minuto: Pellé, Florenzi, Pasqual e Verratti. Forze nuove e nuova grinta sul rettangolo di gioco anche per sorprendere gli avversari e chiudere immediatamente i conti. E Immobile fa subito sul serio con un tiro dopo nemmeno 30 secondi che scalda i guanti al portiere maltese. Ma è fuoco di paglia perché gli Azzurri faticano a trovare gli spazi giusti mentre i padroni di casa si difendono in 11 dietro la linea del pallone pronti a pungere in contropiede e che al 15′ ci prova dalla distanza con Failla.

Ci pensa Pellè dopo una traversa e un palo. E' lo squillo del risveglio perché qualche istante dopo l'Italia si scuote e colpisce nel giro di 30 secondi due clamorosi legni: il primo con Pellè – traversa piena – il secondo con il solito Chiellini – palo esterno. Passano una manciata di minuti e Graziano Pellè al debutto in azzurro di rapina infila il portiere di Malta dopo un corner di Pasqual che ha messo in difficoltà la difesa avversaria. Al 26′ Malta resta anche in dieci per un'espulsione diretta di Mifsud che a centrocampo entra col piede a martello su Florenzi. Gara in discesa per gli uomini di Conte che però non è ancora soddisfatto, ben conscio dei rischi corsi contro l'Azerbaigian.

Malta in 10 ma brutta Italia. Il finale di tempo è tutto azzurro ma Malta regge l'urto e limita i danni restando comunque in partita. Soprattutto a centrocampo non si riesce a trovare continuità di gioco e in difesa Marco Verratti spesso si perde in qualche leziosità di troppo mentre Candreva rimane costantemente ai margini della manovra. Conte è insoddisfatto e lo fa notare in panchina soprattutto quando Malta prova a pressare i portatori di palla dell'Italia. Le soluzioni in area avversaria mancano e spesso e volentieri si provano i tiri dalla distanza ma senza convinzione alcuna. Tanto che qualcosa verrà cambiata nell'intervallo da parte del CT.

Secondo tempo: solo sofferenza e l'espulsione di Bonucci

Nessun cambio. Invece, Antonio Conte insiste con i suoi undici iniziali senza fare nuove scelte a inizio ripresa. La gara resta sempre a senso unico con gli azzurri che giocano ma creano pochissimo e soprattutto in modo troppo prevedibile. Tanto che al 58′ arriva il primo cambio per l'Italia, a centrocampo con l'inserimento di Aquilani al posto di uno spento e deludente Florenzi. Ma la musica non cambia: con Malta ridotta in 10 dal primo tempo gli Azzurri non riescono quasi mai a tirare in porta e stentano a fare anche tre passaggi di fila creando azioni se non  convincenti almeno tecnicamente basilari.

Carta Giovinco. Conte non ci sta e cambia ancora: Sebastian Giovinco in campo al posto di un Immobile in difficoltà in attacco col bomber del Borussia Dortmund che mai si è reso pericoloso davanti ad Hoggs. Con l'obiettivo di rimpinguare il proprio bottino ma il pressapochismo azzurro rimane sovrano con Candreva che non salta mai l'avversario diretto, Verratti che si perde in fraseggi complicati e un centrocampo che non supporta Pellè, unico a dannarsi l'anima per ben figurare in campo.

L'espulsione di Bonucci. Al 73′ però è l'Italia a restare in 10 uomini quando Malta rilancia lontano dalla propria area un pallone vacante su cui Bonucci non può che fare fallo da ultimo uomo con l'arbitro Ovidiu Hategan che estrae immediatamente il cartellino rosso ristabilendo la parità in campo. Gara che si complica, con Conte che inserisce Ogbonna, togliendo Pellè e lasciando il solo Giovinco in avanti, per ridare equilibrio alla squadra ma è malta a crederci di più con l'intento di sperare nel colpaccio insperato.  E non è un caso se gli ultimi minuti della partita vedono le maglie rosse di malta restare in attacco mettendo oltremodo ansia alla difesa azzurra mai in vera difficoltà ma sempre in costante affanno e senza idee e che può recriminare al 92′ il terzo palo su un diagonale rasoterra di Giovinco.

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