Maldini: “Se torno nel calcio è solo col Milan. Ma ho dubbi sul closing coi cinesi”

Ranieri ha fatto la storia e questo nessuno potrà mai cancellarlo. Sarà difficile da ripetere, specialmente nei tempi moderni, che sono gli stessi nei quali c'è poca riconoscenza.
Nell'intervista a Radio 2 Paolo Maldini comincia dall'attualità, da Claudio Ranieri e un esonero che fa male, ‘sporcato' dal tradimento nei confronti dell'allenatore di quegli stessi calciatori che aveva trasformato in ‘fenomeni', da quel brutto vizio di considerare la gratitudine – nel calcio come nella vita – variabile di qualcos'altro. L'ex terzino del Milan e della Nazionale tocca tutti i tempi del momento: dalla vicenda delle Foxes al caso Bonucci-Allegri, fino al futuro proprio e dei rossoneri che al momento sembrano divergere.
"Ranieri ha fatto la storia del calcio"
Nel bene e nel male sono i risultati che determinano le fortune e le sfortune di un allenatore. Nel caso di Ranieri, però, l'impressione – come raccontato dai tabloid – è che ci sia stato dell'altro dietro il crollo di questa stagione.
Licenziare un allenatore è molto più facile che cedere 30 giocatori – ha aggiunto Maldini -. A volte le stesse società prendono decisioni affrettate… Spesso non viene attribuito il giusto valore al lavoro di un tecnico. Alcuni hanno davvero un peso determinante, c'è chi come Ranieri ha scritto non solo la storia del proprio club, ma la storia di tutto il calcio.
La vicenda Bonucci-Allegri
Uomo di campo conosce le cose di campo e sa attribuire a esse il giusto valore. Il senso delle parole di Maldini relativamente al caso Bonucci-Allegri è essenzialmente questo. Anzi, l'ex campione Azzurro aggiunge un altro elemento di riflessione.
L'allenatore ha il diritto di fare queste scelte, è il responsabile del gruppo. In campo certe cose succedono solo che prima non c'erano tutte queste telecamere. E' successo anche a me ma nessuno li ha visti.
Dubbi sul nuovo Milan cinese
Pochi mesi fa Maldini sembrò essere vicino al ritorno al Milan, questa volta nei panni del dirigente. Rifiutò, sostenendo che non ci fossero le condizioni per iniziare la collaborazione. A distanza di un po' tempo – e nell'imminenza del closing con il gruppo che rileverà la squadra dalle mani di Silvio Berlusconi – il suo parere non è cambiato.
Sono sempre più convinto della mia scelta e i dubbi a una settimana restano gli stessi. Se tornerò nel mondo del calcio? Non lo so quando accadrà e se accadrà – ha concluso Maldini -. Ma quando accadrà sarà però di sicuro col Milan.