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Maldini: “Non torno al Milan, sono una bandiera ingombrante”

L’ex capitano rossonero, al quale Fassone ha offerto un ruolo nella nuova dirigenza, è tornato a commentare la sua decisione: “E’ stata giusta e ponderata. Nonostante il closing, i dubbi sono rimasti”.
A cura di Alberto Pucci
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C'è chi è capace di dire di no, e Paolo Maldini è uno di questi. Anche a distanza di settimane dal suo grande e ormai famoso rifiuto, l'ex capitano del Milan si è mostrato coerente con la scelta fatta a suo tempo: quella di non accettare l'incarico offertogli da Marco Fassone prima del closing. A margine di un evento milanese, l'ex numero 3 milanista lo ha ancora una volta ribadito: "Tornare nel club? Assolutamente no – ha esordito l'ex campione rossonero – La decisone l’ho presa tempo fa e sincerante credo sia stata giusta e ponderata. Ho parlato ad ottobre e il closing si è fatto un mese fa. I miei dubbi sono rimasti. Ho la fortuna di poter esprimere il mio pensiero liberamente. Questa indipendenza è la cosa più soddisfacente della mia carriera e non la voglio cambiare. L’amore per questa squadra c'è sempre, così come la tristezza della fine dell’era Berlusconi".

Bandiera, come Totti e Buffon

Schiena dritta, testa alta e sguardo orgoglioso, Paolo Maldini continua ad essere un punto di riferimento per tutto il popolo milanista: "Le bandiere possono essere scomode all'interno della società? In quel senso noi lo siamo – ha continuato l'ex difensore – Quello che succede a fine carriera per una bandiera è che i progetti di società debbano coincidere tra società e giocatore. Io son rimasto titolare fino alla fine. Volevo smettere da protagonista". E' successo a lui, sta per succedere a Francesco Totti: "Io non avrei mai accettato di fare panchina. E' capitato una volta nel derby con Ancelotti. Dopo essere entrato nel secondo tempo, ho capito che non avrei accettato un impiego part time nella mia carriera, anche per rispetto a quanto ho fatto nel Milan". La chiusura è dedicata alla Juventus: "E' la squadra che si difende meglio in Europa, e come il Milan di allora ha puntato su una difesa italiana – ha concluso Maldini – Ho rispetto per loro, ma credo che la nostra difesa abbia fatto per più di 20 anni la fortuna del Milan. Buffon? E' il portiere più forte di sempre".

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