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Maldini: “Napoli e Milan devono crederci fino in fondo. Astori? Che tristezza”

L’indimenticato capitano del Milan ha parlato della lotta scudetto, della rincorsa Champions della sua ex squadra e della tragica morte di Davide Astori: “Provo una tristezza infinita per questo ragazzo che tutti amavano. E’ stata una settimana di riflessione, speriamo che possa servire”.
A cura di Alberto Pucci
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Già nel cuore di tutti i tifosi, Paolo Maldini da oggi è anche nella Walk Of Fame del Coni. L'ex difensore e leggenda del Milan, è stato nelle scorse ore omaggiato con la targa a lui dedicata: posta sul percorso stradale che si trova tra il viale delle Olimpiadi e lo stadio Olimpico, nel Parco olimpico del Foro Italico di Roma. L'indimenticato capitano rossonero e della Nazionale azzurra, a margine della cerimonia, si è anche concesso per una breve intervista spendendo belle parole per la sua ex squadra.

"Dopo un inizio veramente difficile adesso il Milan è la squadra che forse sta meglio tra tutte quelle che stanno rincorrendo il quarto posto – ha spiegato Maldini, davanti alle telecamere di Sky – Penso che sia giusto mirare a questo obiettivo, perché per poter arrivare a certi risultati bisogna crederci. Gattuso e i suoi giocatori devono lottare fino in fondo perché le opportunità ci sono".

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Lo Scudetto e il dramma di Astori

Spettatore interessato di tutto ciò che accade nel nostro campionato, Paolo Maldini ha poi parlato della lotta Scudetto dopo il mezzo passo falso dei partenopei con l'Inter e il sorpasso della Juventus: "Il Napoli non deve mollare e ci deve credere perché le cose possono succedere e vanno colte al volo – ha continuato – Non sono tante le occasioni che la Juventus concede, ma se ci dovessero essere il Napoli dovrà essere bravo a sfruttarle".

Le ultime parole, Maldini le ha dedicate alla tragica scomparsa di Davide Astori: "Provo una tristezza infinita per la storia di un ragazzo che tutti amavano e per il modo in cui è avvenuta questa tragedia. Devo ringraziare il presidente Malagò che è riuscito a compattare tutti e ad ascoltare le voci di tutti, dei tanti compagni di Davide che non volevano giocare. E’ stata una settimana di riflessione, speriamo che possa servire e che il ricordo di Davide rimanga sempre vivo. I pensieri adesso vanno alla compagna e alla famiglia di Davide".

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