Mal di pancia e sindrome da cambio, i 5 insospettabili più sostituiti della serie A
L'episodio che ha visto protagonista Dybala e Allegri, il disappunto di Keita a Pescara hanno acceso i riflettori sul rapporto tra allenatore che prende la decisione e calciatore sostituito. In Serie A, il 21 bianconero non è il più ‘avvicendato' del torneo con ben altri 5 giocatori che subiscono più cambi rispetto alla Joya ex Palermo. In questo contesto, vediamo, dunque, i calciatori della massima serie, più sostituiti alla 24esima giornata di Serie A.
Candreva, tanta quantità e 19 cambi subiti
Al primo posto dei più sostituiti del nostro campionato troviamo l’esterno offensivo dell’Inter Antonio Candreva. L’ex Lazio, pur essendo sceso in campo da titolare 21 volte su 23 partite di Serie A nei vari undici nerazzurri schierati sia nella versione di De Boer che in quella di Pioli, infatti, è stato richiamato in panchina dai propri tecnici in ben 19 occasioni. Una sorta di record straordinario per un ragazzo pagato 22 milioni di euro la scorsa estate ma che, numeri alla mano (10 Km percorsi di media a partita), correndo tanto e aiutando anche in fase difensiva, spesso, ha bisogno di esser sostituito per via della sua impagabile generosità. Generosità e versatilità che, ai recenti campionati europei in Francia, hanno permesso all’ex Ct Conte di predisporre il 3-5-2 con, su tutta la corsia destra, proprio il 29enne romano.
Marco Sau a quota 15
In seconda posizione, invece, a quattro lunghezze di distacco da Candreva, troviamo l’attaccante sardo del Cagliari Marco Sau. Autore di 4 gol e 3 assist nelle 20 partite di campionate disputate, l’ex Juve Stabia nonostante il suo grande contributo (media voto del 6.7) per la squadra come seconda punta nel 4-3-1-2 a rombo di mister Rastelli, ha subito ben 15 sostituzioni nelle 18 gare nelle quali la spalla di Borriello è partita dal primo minuto. Una tendenza che, anche in questo caso, ha portato il ragazzo, nella sfida contro il Sassuolo nella quale era stato sostituito, a non dare il classico “5” al proprio allenatore con conseguenti e successive scuse a mezzo stampa.
Carlos Bacca imita Balo: "Why always me?"
Mal di pancia estivo, astinenza dal gol (dal 2 ottobre all’8 gennaio) e fughe in Spagna hanno contraddistinto, finora, la stagione fra pochi alti e diversi bassi del milanista Carlos Bacca. Il numero 70 rossonero, infatti, spesso in polemica col proprio tecnico, uno che, occorre dirlo, quando era calciatore non le mandava di certo a dire, appena 5 giorni fa all’ennesima sostituzione subita (la 15esima su 17 match dal primo minuto in questo campionato), ha chiesto conto, davanti a tutti, del suo ennesimo cambio: “Perché sempre io?”. Polemica e frasi di rito con scuse finali a parte, Bacca, pur dovendo rispettare le decisioni del proprio allenatore, pagato proprio per fare tali scelte e gestire la rosa, qualche ragione ce l’avrebbe pure: il colombiano è, a conti fatti, il secondo (a pari merito con altri) malgrado le sue 8 reti all’attivo più sostituito del torneo.
De Paul, 15 cambi e rendimento in crescita
Ai piedi del podio, con lo stesso numero di cambi subiti (15) ma con un minutaggio più elevato (1.402’) dei precedenti due colleghi di campo individuiamo l’argentino dell’Udinese Rodrigo De Paul. L’ex Valencia, arrivato in estate in Friuli per 3 milioni di euro con tante attese e la speranza per i dirigenti di aver trovato un potenziale nuovo crack, in avvio di campionato ha pagato un po’ lo scotto del nuovo palcoscenico subendo molti cambi nella gestione di Iachini prima e Del Neri poi. Nelle ultime settimane però, spostato a destra nel tridente offensivo dell’ex tecnico del Verona, il suo rendimento è apparso in netta crescita (6.8 il suo rating attuale a gara disputata) con il 10 bianconero che ha concluso, per intero, due gare contro Roma ed Empoli, cosa che non accadeva addirittura dalla seconda di campionato in casa sempre con i toscani di Martusciello.
Da oggetto misterioso a uomo squadra, la parabola di Insigne
A chiudere questa rassegna dei ragazzi di talento più sostituiti nella nostra massima serie, in queste prime 24 gare di campionato, troviamo lo scugnizzo azzurro Lorenzo Insigne. Il numero 24 di Sarri, infatti, è uscito 15 volte dal campo sui 1.651 minuti giocati in Serie A con 20 sfide, complice anche il pesante infortunio occorso a Milik, da titolare. Un ruolino importante di sostituzioni giustificate dal grande spirito di sacrificio del ragazzo (10.5 Km a partita percorsi sulla corsia mancina del Napoli) e dal non ottimale avvio di stagione ma che, contestualmente, sembra quasi scomparso con, nelle ultime 8, solo 3 cambi subiti. Insomma, Insigne, nell’attacco “smart” dei miracoli, ora, sembra insostituibile.