Finale playoff Serie B, Frosinone batte Palermo 2-0: promozione in Serie A, è qui la festa
La partita della vita. Così Roberto Stellone aveva definito il ritorno della finale playoff di Serie B da giocare a Frosinone. La partita della rinascita e della promozione in Serie A per Longo. Così può essere ribattezzato il match che il Frosinone ha conquistato con Maiello nella fase cruciale della ripresa (52°), trattenendo il fiato quando un fallo su Coronado aveva indotto l'arbitro a fischiare il calcio di rigore. Un colpo al cuore, emozioni forti da far sballare le coronarie fino a quando lo stesso direttore di gara non cambia idea e opta per la punizione dal limite. Nervi tesi, accenni di rissa e cartellini sventolati sotto il naso dei calciatori fanno parte del corredo accessorio. Da impazzire, quando all'85° Vigorito esce male su una punizione velenosa ma ci pensa Koné a sventare la minaccia in angolo. E poi Ciano – ancora lui – mette il sigillo con il raddoppio in pieno recupero e dà inizio alla festa. Allo ‘Stirpe' è la formazione di Longo a dettare il ritmo, nel proprio fortino, davanti al pubblico sente che l'impresa è possibile: i ciociari sono la 20sima formazione che completa la griglia del massimo campionato 2018/2019. Dopo due anni sono di nuovo lì. Chapeau.
Duello da batticuore in finale. Un anno di purgatorio tra i cadetti e la solita rivoluzione in panchina (via Tedino e nuovo allenatore ingaggiato per la post season) hanno scandito l'annata vissuta sull'ottovolante dai rosanero: le discese ardite e le risalite hanno caratterizzato la stagione sublimata nella notte ciociare. Il gol di Ciano al ‘Barbera' – una rete bellissima e incredibile – era stato esorcizzato dalla prodezza di La Gumina e da un pizzico di buona sorte per l'autorete dei laziali: 2-1, successo in cassaforte ed elmetto serrato in testa perché a Frosinone serviva una prova di carattere e compattezza, orgoglio e sangue freddo, cuore caldo e nervi saldi. Il Palermo ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, non è bastato. E' mancato il guizzo decisivo, quello che ha trovato il Frosinone trasformando lo stadio in una polveriera e spalancando di fatto le porte della Serie A.
La rabbia di Zamparini. Furioso per il risultato finale, per il comportamento dell'arbitro e del pubblico dello "Stirpe" (che negli ultimi minuti ha fatto perdere tempo e concentrazione ai rosanero), Maurizio Zamparini avrebbe presentato riserva scritta (a cui seguirà ricorso) per la non omologazione del risultato finale dello Stirpe. Il presunto ricorso alla Federazione, rilanciato da Sky Sport subito dopo il triplice fischio finale della partita, sarebbe stato preso in quanto il fischio finale sarebbe arrivato 40 secondi prima del dovuto.
Dopo Empoli e Parma. Sono dunque i laziali a rimettere piede nel massimo campionato tricolore. La prima squadra a staccare il pass era stata quella di Andreazzoli (ex Roma). I toscani hanno dominato il torneo cadetto e chiuso in vetta al termine di una stagione in crescendo. Festa grande anche sulla via Emilia: là, dove l'infamia del fallimento aveva spedito i ducali nell'inferno dei Dilettanti, adesso si sogna la Serie A: capitan Lucarelli ha compiuto la missione impossibile sorpassando al fotofinish proprio il Frosinone. Secondo posto e trionfo (il terzo consecutivo) dopo tanta amarezza.
Le date. La Serie A 2018/2019 riparte il 19 agosto. Si ricomincia con la Juventus campione d'Italia per la settima volta consecutiva (titolo ottenuto dopo un lungo duello contro gli azzurri di Maurizio Sarri) e da Roma, Napoli e Inter che a fine estate conosceranno gli avversari della fase a gironi di Champions League. Lazio, Milan e Atalanta in Europa League (coi rossoneri ancora in bilico per il verdetto della Uefa).
Ecco quali sono le 20 squadre al via della prossima serie A: Atalanta, Bologna, Cagliari, Chievo, Empoli, Fiorentina, Frosinone, Genoa, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spal, Torino e Udinese.