Maicon: “Nel calcio ci sono troppe facce di m…”

Il rigore concesso alla Juventus, la sfida scudetto, la seconda giovinezza a Roma e una leggenda chiamata Totti. Maicon, terzino della grande Inter di Mourinho e di un sogno chiamato triplete, tenta l'ultima avventura della carriera nella Capitale dopo aver rinnovato il contratto. "Per adesso il campionato espresso noi e la Juventus come squadre più forti – ha ammesso nell'intervista al Corsera -. Quanto alla Champions League, sono sulla stessa linea di Rudi Garcia ovvero, è una grande esperienza e dobbiamo godercela". Il duello coi bianconeri scandisce anche questa stagione, le polemiche scaturite dall'arbitraggio di Rocchi allo JStadium hanno fatto (e fanno) da corredo accessorio. Sono un nervo scoperto, ricordarle è come rigirare il coltello nella piaga. "Il mio non era calcio di rigore ma ho pensato che sarebbe stato inutile protestare con l'arbitro. Nulla sarebbe cambiato… Non penso che l'arbitro abbia sbagliato intenzionalmente ma i suoi errori hanno inciso sul risultato finale".
Maicon e il calcio italiano. "Per me che ho giocato in Brasile, Francia e Inghilterra posso dire che questo campionato è uno dei più forti e competitivi al mondo – ha aggiunto -. Quand'ero all'Inter sono riuscito a vincere tutto e avevamo come avversario principale proprio la Roma… Adesso che vi gioco posso dire di trovarmi bene qui e d'essere stato accolto altrettanto bene dai tifosi. Totti? Da avversario può anche farti perdere la testa ma essere nella stessa squadra con lui cambia completamente le cose. Non puoi che avere ammirazione per un calciatore come lui che ha dato la vita per la Roma, la sua unica squadra".
Pregi, difetti e facce di m… "Sono certo che se vincessimo lo scudetto dovrei restare tappato in casa per un mese. Con la passione che abbiamo intorno non potremmo fare altro… Ma avere tanto calore intorno è importante. C'è, però, qualcosa che non mi piace… ci sono troppo facce di m…a! E quando appenderò le scarpette al chiodo non resterò nel mondo del calcio".