Mahrez: “Il Leicester? Credevo fosse una squadra di rugby”
Nessuno come lui in Premier League. Riyad Mahrez è l'uomo più decisivo del campionato inglese e lo dicono i numeri: l'attaccante del Leicester è stato coinvolto in ben 25 gol: 14 quelli da lui segnati, e 11 quelli realizzati dai compagni grazie ai suoi preziosi assist. Ultimo quello meraviglioso di tacco in occasione del secondo gol del Foxes contro il West Bromwich, in una partita finita 2-2 ma che grazie ai ko di Arsenal e Tottenham ha permesso alla formazione di Ranieri di allungare ancora in classifica.
Non è un caso dunque che Barcellona e Real Madrid siano pronte a puntare su di lui nella prossima sessione di calciomercato. Un interesse che potrebbe concretizzarsi a suon di milioni permettendo al Leicester di realizzare una super plusvalenza. Chi l’avrebbe mai detto ad inizio stagione? Probabilmente nessuno, ma quella dell’algerino è sola una delle tante favole di un Leicester che sogna di vincere il titolo. Il più sorpreso forse è proprio Mahrez che ad inizio stagione aveva qualche perplessità in merito al suo nuovo trasferimento.
Queste infatti le sue parole ai microfoni di FourFourTwo, nell’intervista per il numero di aprile: “Sorpreso quando è arrivata la richiesta del Leicester? Perché credevo fosse una squadra di rugby e non la conoscevo, ma in effetti in Francia non la conosceva quasi nessuno, perchè nel 2014 giocava in Championship”. Dopo essersi trasferito in Inghilterra però l’algerino ha potuto apprezzare e non poco l’organizzazione del Foxes: “Non appena ho visitato le strutture del club, mi sono subito reso conto che erano buone e non mi pento affatto di essere venuto qui, perché questa è la società migliore in cui sono stato”.
Adesso però è tempo di concentrarsi sul futuro per realizzare quella che avrebbe tutti i crismi dell’impresa: "Questa è senz'altro la miglior stagione nella storia del Leicester e dobbiamo continuare su questa strada, perché abbiamo le qualità per conquistare il titolo e siamo anche convinti di poterci riuscire e questa convinzione si rafforza vittoria dopo vittoria".
