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Magia Insigne, Zielinski e Mertens: il Napoli batte lo Shakhtar e non molla la Champions

Gli azzurri tengono viva le speranze di poter continuare a giocare nella massima competizione europea ma il destino non è solo nelle loro mani: i ragazzi di Sarri devono vincere in casa del Feyenoord e sperare che il Manchester City vinca in casa degli ucraini. Napoli sottotono nella prima frazione, molto meglio nella ripresa: ritmi alti e pressione sia sul portatore che sulle seconde palle hanno ridato linfa alla squadra di Sarri. Insigne sblocca la gara con una magia.
A cura di Vito Lamorte
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Il Napoli batte per 3 a 0 lo Shakhtar Donetsk e si rimette in gioco per qualificarsi agli ottavi di Champions League. Grazie alle reti di Insigne, Zielinski e Mertens gli azzurri tengono viva le speranze di poter continuare a giocare nella massima competizione europea ma, come già si sapeva, il destino non è solo nelle loro mani.

La squadra di Maurizio Sarri ha alzato il ritmo nella seconda frazione, dopo un primo tempo sottotono, e ne fa tre alla squadra ucraina in poco più di mezz'ora: la pratica Shakthar è archiviata e rimane il rimorso per quella prima gara ma bisogna guardare avanti e nel prossimo turno il Napoli deve vincere in casa del Feyenoord e sperare che il Manchester City vada a vincere in casa della quadra ucraina.

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Le formazioni

Maurizio Sarri schiera Reina in porta; Maggio, Albiol, Chiriches e Hysaj in difesa; Zielinski, Diawara e Hamsik in mediana e davanti il tridente comprato da Callejon, Mertens, Insigne. Lo Shakhtar di Paulo Fonseca si presenta al San Paolo con il solito 4-2-3-1 che vede Pyatov tra i pali; Butko, Ordets, Rakitskiy e Ismaily sulla linea difensiva, Fred e Stepanenko si muovono come mediani e Marlos, Taison e Bernard alle spalle di Ferreyra.

Il Napoli si sveglia nella ripresa. Perla di Insigne

Primo tempo. Napoli e Shakhtar si fanno vedere fin da subito in fase offensiva: sia Callejon che Ferreyra ci provano ma gli esiti non sono felici. Al 9′ errore di Diawara a centrocampo con gli ucraini che ribaltano subito l'azione e portano al tiro Taison ma la conclusione è sbagliata. La squadra di Paulo Fonseca è molto preparata tatticamente e non ci sono spazi per gli uomini di Sarri: il giropalla azzurro è sempre lento e prevedibile per le ottime scalate e la gestione del pallone degli ucraini fa innervosire parecchio il Napoli. Intorno alla mezz'ora prima Insigne mette paura a Pyatov e poi Marlos impegna Reina da pochi metri ma le emozioni latitano e l'intensità in campo è davvero ridotta. Poco mordente da parte del Napoli e importante gestione della gara da parte dello Shakhtar.

La Heatmaps del primo tempo tra Napoli e Shakhtar Donetsk. (transfermarkt.it)
La Heatmaps del primo tempo tra Napoli e Shakhtar Donetsk. (transfermarkt.it)

Secondo tempo. Il Napoli parte meglio nella ripresa e prova a tenere il ritmo alto ma non c'è grande precisione e concentrazione negli ultimi metri anche perché lo Shakhtar si chiude bene. In queste occasione ci vuole la giocata del campione per cambiare la storia della partita e prontissimo arriva Lorenzo Insigne: il folletto di Frattamaggiore prende palla nella sua zona di competenza, si accentra e scarica un destro bellissimo sul secondo palo che Pyatov non può prendere mai. Meraviglioso!

Il Napoli trova il raddoppio al minuto 80 grazie a Piotr Zielisnki: il polacco, dopo aver sbagliato un goal a porta vuota, insacca da distanza ravvicinata in seguito ad una bellissima assistenza di Mertens. Pochi minuti dopo l'attaccante belga si mette in proprio e deposita in rete di testa dopo una bella parata di Pyatov sullo stacco imperioso di Raul Albiol. Gli azzurri sulle ali dell'entusiasmo tengono lo Shakhtar lontano dalla porta di Reina e al triplice fischio il San Paolo, semideserto, esulta e ora crede davvero nella qualificazione agli ottavi.

Nella seconda frazione il Napoli ha alzato il ritmo nella pressione sul portatore e ha attaccato le seconde palle in maniera molto più decisa rispetto alla prima frazione e la differenza si è vista. La squadra di Sarri ha iniziato la ripresa con un piglio diverso e, oltre a muovere il pallone con più velocità, si è visto molto più movimento senza palla. Buone prestazioni di Allan, entrato bene al posto di Insigne; Amadou Diawara, che si è preso la squadra in mano nei secondi 45′, José Callejon, solito motore a destra, e Dries Mertens, decisivo nei momenti topici della gara e protagonista nel secondo e nel terzo goal.

Il migliore: Lorenzo Insigne

Nonostante il problema al ginocchio il numero 24 del Napoli ha mostrato anche stasera di cosa è capace: nel primo tempo impegna Pyatov, molto bravo a sventare il pericolo, e nella ripresa decide che è il momento di cambiare marcia. Lorenzo Insigne parte dalla sua zona di campo preferita, salta due uomini e infila la palla nell'angolo più remoto della porta: una di quelle perle che illuminano una notte che non era iniziata benissimo per il Napoli.

i tiri in porta di Insigne. (squawka.com)
i tiri in porta di Insigne. (squawka.com)

Nelle gare come questa, in cui è difficile sbloccare il risultato e cambiare passo perché la squadra avversaria è organizzata, sono fondamentali le giocate di questi giocatori e il Magnifico ha dimostrato di essere, ancora una volta, un uomo importantissimo per il Napoli. Maurizio Sarri lo toglie al 65′ perché gli impegni nelle prossime settimane saranno tantissimi e c'è bisogno di un Insigne al 100%.

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