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Ma quale fuorigioco, il Milan ha una difesa senza prospettiva

Il Milan attacca la Juventus sul replay del gol segnato da Tevez (in fuorigioco per i rossoneri) ma non c’è bisogno di scomodare Giotto e la prospettiva per capire come fosse posizionata male la difesa del diavolo.
A cura di Maurizio De Santis
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Ma l'avete vista come (non) era posizionata la difesa del Milan? Avete visto che tra Tevez e la porta difesa da Diego Lopez c'era una lunga, liberissima autostrada di terra ed erba verde? Una pista per andare a battere a rete, manco fosse l'azione di un videogioco. Avete visto l'assistente di linea dove si trovava? In linea rispetto all'Apache (lo aveva a un metro dal proprio naso) e al calciatore rossonero poco più in alto (Zaccardo). A proposito che ci faceva lì, disperso nel cuore del centrocampo, quel difensore sospeso tra un'idea di pressing, linea alta e un tentativo di fuorigioco malriuscito? E avete visto cosa hanno combinato Alex e Paletta? Due centrali, entrambi sorpresi prima dal guizzo e poi dalla velocità dell'attaccante argentino? Carlitos aveva un altro passo, nonostante corresse palla al piede.

Questione di prospettiva. Vero, ma non c'è bisogno di scomodare (e far rivoltare nella tomba) Giotto, la tecnica intuitiva e quant'altro a cui appellarsi per derubricare la superiorità della squadra di Allegri rispetto a quella di Inzaghi. Lo dicono i numeri (non solo quelli del budget), i dati statistici, il rendimento in campionato, il trend vincente che i bianconeri hanno da anni (in tasca spunta già il quarto scudetto). Lo dicono Pogba mostruoso, Vidal inossidabile, Marchisio, Tevez capocannoniere con 14 gol, Morata rivelazione che s'accorge del vuoto lasciato dal Milan in difesa e innesca il compagno con un semplice lancio in profondità… un gruppo di calciatori la cui cifra tecnica è a distanza siderale rispetto ai rossoneri.

Questione di prospettiva… già, e quella del Diavolo qual è? Sollevare il sospetto che ci sia addirittura una regìa televisiva pronta ad alterare le immagini, distorcere le linee per modificare il giudizio sul fuorigioco. E' questa veramente? Non è possibile. Non ci crediamo, soprattutto se determinate proteste arrivano da chi la Tv (e la norma nel caso specifico) la conosce come le proprie tasche… Crediamo ai giorni del ‘condor' quelli che – nella buona e nella cattiva sorte – ci hanno abituati ai colpi del potente signore delle trattative, Galliani, capace di ‘portare sempre il risultato a casa' anche quando la disponibilità di cassa è tale che un ‘parametro zero' val bene una messa scalza. Che sia Ibrahimovic oppure un Destro qualunque. Che alla meta ci arrivi col jet privato oppure in auto, citofonando da comune mortale sotto il portone di un panchinaro (Rudi Garcia lo considerava una seconda scelta) da prendere in prestito.

‘Geometra', dice la Juve a Galliani… ‘è una polemica speciosa e farsesca'. ‘L'arroganza è cosa della Juve', replica il club rossonero… ‘inutile rispondere'. Questione di prospettiva (pure questa) e di convergenze parallele mancate.

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