Lyanco, gigante di difesa che il Toro ha soffiato alla Juventus
Per aggiudicarselo, il Torino ha dovuto bruciare la concorrenza accreditata della Juventus e l'annuncio del blitz vincente, arrivato lo scorso marzo, è arrivato non senza una punta di orgoglio da parte del patron Cairo. L'oggetto del desiderio e futuro giocatore granata, a partire dal 1° luglio, è Lyanco Evangelista Silveira Neves Vojnovic, meglio conosciuto solo come Lyanco. Di origine serba da parte di padre e portoghese da parte di madre, a livello di nazionali ha prima annunciato di voler difendere i colori tanto cari al nonno, salvo poi cambiare idea e virare verso il verdeoro. E proprio con il Brasile ha partecipato all'ultimo Mondiale Sub-20.
Brasiliano con stile europeo
Classe '97, Lyanco è cresciuto nelle giovanili del Botafogo, ma è con il San Paolo che ha trovato una maglia da titolare nel Brasilerao. Nell'ultima stagione 25 presenze e un gol, ottenuto sfruttando le sue abilità nel gioco aereo. Non solo le uniche, viste le referenze che arrivano sul suo conto dagli scout di mezza Europa, che lo descrivono come un difensore moderno, con piedi buoni e capacità di disimpegnarsi in più ruoli della retroguardia. Il meglio lo dà da esterno destro, ma può adattarsi senza problemi da centrale in una retroguardia a quattro, o in posizione di centro-destra in una difesa a tre.
Piedi buoni e qualità difensive
Nonostante la giovane età, ha già mostrato una certa malizia nell'interpretazione del ruolo. Sa coniugare un buon tempismo negli interventi e nei recuperi a una capacità di copertura della profondità che lo rende estremamente affidabile. Ha un fisico importante, essenziale per sopravvivere in Serie A e se la cava anche con i piedi, che sa sfruttare per impostare l'azione dalle retrovie ma anche per servire i compagni con lanci lunghi.
Cosa fare al fantacalcio
La giovane età lo pone inevitabilmente in seconda fila, almeno inizialmente, ma Mihajlovic ha già mostrato a più riprese di non guardare alla carta d'identità (per informazioni chiedere a Donnarumma o Barreca, solo per fare due nomi), bensì a impegno, margini di miglioramento e qualità di base. Se confermasse le ottime referenze, dunque, non ci meraviglieremmo di vederlo subito promosso nel pacchetto a quattro difensivo, dove al momento non ci sono totem inamovibili. Classica scommessa per il ruolo di settimo o ottavo del reparto.