L’ultima di Pogba, chiama il parrucchiere in ritiro. E Mourinho lo lascia in panchina
Un calciatore che pensa all'acconciatura nell'immediata vigilia di una partita di Premier e a pochi giorni da un'altra molto importante per il cammino in Champions può mai essere schierato tra i titolari? José Mourinho è convinto di no, assolutamente. Ed è questo il motivo – come rivelato dal tabloid The Sun – dell'esclusione dalla formazione iniziale di Paul Pogba contro lo Young Boys. Ci ha pensato una rete di Fellaini nel finale a consegnare il passaggio agli ottavi di finale e la rabbia con la quale il tecnico ha scagliato a terra la confezione di borracce ha offerto l'esatta fotografia di quanta tensione ci fosse nell'ambiente dei Red Devils.
Per la serie: ci giochiamo una stagione e lui pensa ai capelli… Il giornale inglese racconta l'episodio che segna l'ennesima tappa dei rapporti difficilissimi tra lo Special One e il centrocampista francese. Dire che sono ai ferri corti è poco, si tratta di una convivenza durissima che potrebbe terminare a fine stagione o addirittura a gennaio (ipotesi poco praticabile al momento). Cosa ha combinato l'ex juventino? Ha fatto arrivare un parrucchiere nella sua stanza al Lowry Hotel poche ore prima della partita contro il Crystal Palace in campionato. Riteneva che fosse necessario un ritocco alla chioma, peccato la sua prestazione in campionato non sia stata all'altezza della cura (quasi maniacale) che il calciatore ha del proprio aspetto.
"Ragazzini viziati" e con poche motivazioni. Gente che "non ci mette il cuore". Così Mourinho ha parlato più volte della tendenza che hanno molti calciatori – soprattutto quelli che guadagnano tanti soldi – a badare più all'apparenza che alla sostanza delle cose. E tra questi secondo lo Special One c'è Pogba, secondo lui non abbastanza concentrato sul proprio lavoro. Del resto, se chiami un parrucchiere e lo accogli in ritiro per dare un'aggiustata ai capelli invece di pensare alla partita significa che ‘hai la testa altrove'… Morale della favola: Pogba è entrato in campo solo a gara in corso ma ha trovato comunque il modo di provocare la stizza da parte di Mou: una volta entrato è tornato subito verso la panchina perché aveva dimenticato di togliere la catenina. La testa no, per fortuna.