Luis Suarez: “Liverpool, sono tornato per aiutarti” (VIDEO)

Luis Suarez è tornato. Dopo dieci giornate di squalifica per quel ‘maledetto' morso a Ivanovic del Chelsea. Sì, maledetto… perché quando il bomber uruguagio ci pensa maledice se stesso per quell'attimo di follia che gli ha creato un mare di guai. Luis Suarez è tornato. Dopo un'estate di polemiche, scandite dal braccio di ferro con la dirigenza e dal chiasso di voci, indiscrezioni, trattative (vere, presunte, fasulle) che lo hanno visto nel mirino dell'Arsenal e del Real Madrid. Con la valigia pronta e una piazza che lo aveva messo sul banco degli imputati e condannato, stufa dei colpi di testa del ‘pistolero'. Il morso dopo gli insulti razzisti a Evra dello United che gli costarono ben 8 giornate di stop: l'umore della folla è mutevole, non tollera talenti spavaldi e scavezzacollo. E, anche se il mestiere di far gol ti rende un bounty killer (di portieri) di professione e la zona di caccia è l'area di rigore, è pur sempre un gioco.
"So che è stato un momento difficile, sia per me che per la squadra. Ora finalmente sono tornato così da poter aiutare i miei compagni in campo", si legge nelle dichiarazioni pubblicate sul sito ufficiale dei reds. Peccato che la prestazione generosa dell'attaccante non sia bastata a salvare il Liverpool dalla sconfitta (1-0) contro il Manchester United in Carling Cup. "Il risultato non è stato buono perchè abbiamo perso, ma le sensazioni sono positive, perchè ci siamo espressi bene e creato diverse occasioni. Dobbiamo guardare avanti partita dopo partita. Farò il massimo per aiutare il Liverpool".