Lovati è morto: la Lazio saluta la sua grande bandiera
Grave lutto nel mondo del calcio: all'età di 83, infatti, è morto Roberto Lovati, detto "Bob" , storica bandiera della Lazio. Il portiere italiano ha militato tra le fila biancocelesti dal 1955 al 1961, collezionando 135 presenze dopo aver militato nel Pisa, nel Monza e nel Torino.
Famoso per le sue "uscite con i pugni", Bob ha vestito in due occasioni anche la maglia della nazionale, quando era oramai diventato un'icona non solo dell'ambiente biancoceleste, ma di quello romano, visto che il portierone lombardo riusciva a riscuotere simpatie anche tra i tifosi romanisti; le sue esperienze con la maglia azzurra furono piuttosto singolari, visto che, se nel primo match era riuscito a disputare una buona partita, nel 2° prese ben 6 reti dalla Jugoslavia, con i supportersi della Roma che lo etichettarono simpaticamente con il nomignolo di "Bob a sei".
Dopo aver concluso la carriera nella capitale, Lovati ha poi svolto il ruolo di dirigente ed allenatore sempre della Lazio, sedendo sulla panchina biancoceleste in diversi momenti; era ormai diventato un'indiscutibile bandiera di quella compagine, da sempre alla ricerca di un giocatore che divenisse il simbolo imperituro dell'"aquila". Seppur in sordina, la più grande bandiera biancoceleste è stata proprio rappresentata dal mitico Bob.
La società biancoceleste ha espresso tutto il cordoglio con una nota ufficiale: «Oggi ci lascia una persona straordinaria, che aveva stretto con la Lazio un legame indissolubile. La S.S.Lazio, il suo Presidente Claudio Lotito, i giocatori, i tecnici e tutto lo staff biancoceleste si stringono attorno alla famiglia ed esprimono il proprio cordoglio».