Lotito patteggia 10 mila euro per l’insulto a Marotta

Il presidente della Lazio ha pagato (in ogni senso) l'infelice uscita verso il dg juventino Beppe Marotta. Il fascicolo è stato chiuso con un patteggiamento, come da richiesta dello stesso Claudio Lotito, così condannato a pagare una multa di 10mila euro. Nonostante egli stesso abbia sempre ribadito di non aver mai pronunciato quella battuta, ascoltata da molti cronisti presenti, Lotito evita il reale rischio di sanzioni più gravi, come l'inibizione, che gli avrebbe impedito di svolgere il proprio ruolo in FIGC. E intanto il numero uno della Lazio ha provato a riavvicinarsi a Beppe Marotta con la stretta di mano di lunedì, a Milano, in occasione del ‘Gazzetta Day'. Un segnale che i due stanno almeno provando a mettere da parte i dissapori che notoriamente contraddistinguono il loro rapporto anche se appare più un gesto di facciata viste le divergenze evidenti tra i due su moltissime questioni relative al calcio.
Il fuoco sotto la cenere. "Il problema di Marotta è che con un occhio gioca a biliardo e con l'altro tiene i punti". Fu questa la frase, risalente allo scorso 26 settembre con cui Claudio Lotito insultò davanti alla stampa il dg bianconero Beppe Marotta venendo deferito immediatamente dalla Federcalcio. Una frase che Lotitto ha sempre smentito di aver pronunciato e che aveva inasprito i rapporti già tesi tra il numero 1 laziale e consigliere federale e il direttore generale bianconero che si erano già punzecchiati apertamente nelle giornate precedenti palesando una poca sofferenza reciproca che poi sfociò nella battuta del patron della Lazio.
Ciani, nono stop stagionale. Intanto in casa Lazio si continuano a contare i giocatori infortunati. Alla lista si deve aggiungere anche il nome del difensore Ciani fermatosi per un problema fisico. Che ha messo sotto accusa la preparazione di quest'estate visto che si tratta del nono infortunio muscolare che Stefano Pioli deve registrare da inizio stagione. Situazione simile a quella della Roma, peraltro. Prima di Ciani era toccato a Marchetti, Radu, Cataldi per due volte, Basta, Gonzalez e Mauri