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Loew ci crede: “Batteremo l’Italia e andremo in finale” (VIDEO)

A Varsavia stasera si gioca la seconda semifinale di Euro 2012. Loew rispetta l’Italia, teme Pirlo e dice che i suoi non snatureranno il proprio calcio.
A cura di Alessio Morra
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A Varsavia stasera si gioca la seconda semifinale di Euro 2012. Loew rispetta l'Italia, teme Pirlo e dice che i suoi non snatureranno il proprio calcio.

Joachim Loew vuole raggiungere la seconda finale consecutiva agli Europei e vuole soprattutto vincere, considerato che nelle ultime tre grandi manifestazioni i tedeschi sono sempre arrivati sul podio, ma non hanno mai trionfato. Per alzare la coppa la Germania deve superare prima l’Italia poi la Spagna. Loew cerca l’impresa, perché gli azzurri non sono mai stati sconfitti dai tedeschi in una partita ufficiale. L’allenatore tedesco teme Andrea Pirlo, ma dice che i suoi non snatureranno il proprio calcio.

Loew incensa Pirlo – Il cinquantaduenne allenatore, che quando guidava lo Stoccarda raggiunse la finale di Coppa delle Coppe nel ’98, ha analizzato la partita ed ha riempito di complimenti Andrea Pirlo:

Credo che le quattro squadre migliori siano arrivate con merito in semifinale. Con l’Italia sarà una partita molto combattuta, ad altissimo livello. Siamo preparati, non vediamo l’ora di giocare. Conosciamo i nostri punti di forza, abbiamo le potenzialità per arrivare in finale. L’Italia è un’ottima squadra, in particolare Pirlo. Lui detta i tempi di gioco, dovremo cercare di disinnescarlo. Ma non ci adatteremo a loro, giochiamo il nostro calcio. Contro l’Inghilterra l’Italia è cresciuta dopo un’ora ed ha dominato i supplementari.”

Il tecnico tedesco ha parlato anche della Nazionale italiana, che non è paragonabile a quella del 2006. Loew, che non dimentica la delusione di Dortmund, non pensa alle grandi sfide del passato, ma ricorda bene l’amichevole disputata un anno e mezzo fa:

Sei anni fa l’Italia, al Mondiale, era una squadra diversa. Nel frattempo abbiamo pareggiato 1-1 in amichevole, ed è cambiata pure la loro mentalità. Per la generazione di oggi i precedenti non sono fondamentali, sanno che possono cambiare il corso della storia. Questa è una partita fondamentale. Ma ho molta fiducia. Personalmente il 2006 è stata per me la più grande delusione, anche per il modo in cui abbiamo perso, in casa.“

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