Locatelli sbotta: “Non ero Messi prima, non sono da 3a categoria adesso”

Manuel Locatelli ha deciso di alzare la voce. Al centrocampista classe 1998 non sono andate giù le critiche incassate nelle ultime settimane. Dopo un avvio di stagione eccezionale, culminato nel gol vittoria nel match d’andata in Serie A contro la Juventus, e nel trionfo di Doha in Supercoppa, il classe 1998 ha vissuto un periodo di appannamento legato anche ad una condizione fisica non ottimale. Locatelli, che tra pochi giorni il 21 aprile festeggerà l’anniversario dell’esordio in Serie A, ai microfoni di Rolling Stone, ha risposto per le rime ai suoi detrattori: “Credo di avere realizzato più sogni durante questi giorni che in tutto il resto della mia vita, ma sono stato catapultato dentro questo mondo e un periodo più normale ci sta. Non ero Messi ad ottobre e adesso non sono un giocatore di terza categoria: non voglio fare polemiche, ma credo che in Italia si guardi solo all'errore e non alla crescita di un giocatore. Speriamo che da adesso in avanti vada meglio".
Locatelli che in campo ha sempre ostentato grande maturità, ha rincarato la dose nei confronti della stampa. Il centrocampista chiede maggiore equilibrio nei giudizi: “Ho capito una cosa: in questo mondo non c’e equilibrio: Un giorno sei il futuro di questa squadra, il giorno dopo è crisi nera. Ma è normale: se giochi nel Milan stanno tutti col fucile puntato, per vedere cosa farai". In conclusione una battuta sui suoi rapporti con Montolivo, pronto al rientro in campo dopo il recupero dal brutto infortunio: "Ho sempre voluto giocare con Riccardo: l'ho sempre ammirato e la prima volta che sono arrivato a Milanello gli ho chiesto una foto. In campo insieme quando rientrerà dall'infortunio? Penso di si, l'abbiamo già fatto giocato insieme e credo che sia possibile".