Lo stipendio di Borriello alla Spal, botta e risposta con Giulini
Il botta e risposta a distanza tra il presidente del Cagliari, Giulini, e Marco Borriello scandisce le ultime ore in casa sarda. Dalla sconfitta di Torino contro la Juventus fino alle voci sulle trattative di mercato (Pavoletti del Napoli candidato numero uno alla successione in attacco), sono queste le vicende che hanno acceso i riflettori sulle vicende in casa rossoblù. Situazione deflagrata nell'immediata vigilia della gara di campionato, quando l'ex punta di Milan, Juventus e Roma aveva annunciato il suo addio alla maglia isolana "per questione di stimoli".
L'accusa del presidente: Alla Spal prende il doppio
Nel corso di un'intervista a Premium Sport il numero uno del club, invece, aveva accusato il suo ex giocatore di aver mancato di rispetto alla società, all'allenatore e ai compagni di squadra. E che alla base del suo addio ci fossero questioni economiche, uno stipendio di gran lunga superiore (2 milioni) rispetto a quanto percepito a Cagliari (1 milione). "Alla Spal prende il doppio", aveva affermato Giulini.
La replica di Borriello: Falso, è lo stesso stipendio
Puntuale è arrivata la risposta di Borriello che ha incluso ancora una volta la spiegazione delle sue ragioni in un post pubblicato sul proprio profilo Instagram e replicato al presidente.
Dopo quanto è stato detto in questi giorni dal presidente del Cagliari è giusto fare chiarezza – si legge nel messaggio del calciatore -. Innanzitutto penso che sia una grandissima caduta di stile che il presidente del Cagliari calcio parli di cifre del mio contratto. Le sue dichiarazioni sono state assolutamente false. I motivi per cui sono andato via da Cagliari li ho elencati nel post precedente quindi ci tengo a precisare che non sono andato via per soldi, se avessi voluto andar via per soldi lo avrei fatto questa estate.
Vi spiego i motivi: quando domenica scorsa ho chiesto di andare via al direttore e al presidente, non avevo accordi con nessuna squadra. Infatti ho chiesto alla società di aiutarmi a trovare una sistemazione con uno scambio o con una vendita. Al mercoledì della stessa settimana una squadra di serie A (che non era la Spal) ha proposto alla società Cagliari 2 calciatori per uno scambio con il sottoscritto, scambio rifiutato dalla società Cagliari.
Al giovedì nonostante io mi fossi allenato duramente come sempre tutta la settimana il direttore mi dice che non ero convocato per motivi disciplinari (cosa smentita da Rastelli sabato sera). Per 2 giorni diversi giornali vicini alla società avevano insinuato che avessi litigato con Rastelli, cosa assolutamente non vera! Siccome nel calcio la voce circola veloce e io ho anche un agente che lavora per me, appena si è saputo che c'era la possibilità che potessi lasciare Cagliari, il mio agente e io abbiamo ricevuto chiamate da 7 squadre (4 di serie A, 2 Serie B e una estera).
Lo scorso anno sono stato il terzo miglior marcatore italiano con 20 reti stagionali, normale avere molte richieste. Tra queste la Spal è stata la più veloce e convincente e ho accettato subito il progetto tecnico. Il Cagliari ha accettato l'offerta ottenendo anche benefici economici. E' falso quanto detto dal presidente del Cagliari in merito al mio guadagno! Le cifre sono esattamente le stesse che ho percepito nella passata stagione dal Cagliari.