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Lo sfogo di Schick: “A Roma? Solo infelicità ma non sono fuggito”

Lontano dalla Roma e dalla Serie A, dal ritiro della nazionale ceca l’ex giallorosso commenta amaramente la sua avventura in Capitale: “I motivi del mio fallimento? Talmente tanti che non saprei quale sia il principale: infortuni, pressione, le mie colpe e una preparazione inadeguata. Ma non sono scappato”
A cura di Alessio Pediglieri
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Alla fine la Roma ha cambiato il reparto offensivo per due quarti: via El Shaarawy, addio a Schick è rimasto il solo Dzeko insieme al giovane Under. Ma per l'ex Sampdoria, l'addio alla Capitale è stata quasi una liberazione dopo mesi di difficoltà fuori e dentro il campo dove non è mai riuscito a esprimersi nel modo migliore, ricevendo anche pesanti critiche. Adesso che è lontano da Roma e dalla Serie A, dal ritiro della propria nazionale ceca ha voluto spiegare il perché di una scelta che – malgrado tutto – ha fatto dolorosamente.

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Da quando ha lasciato la Sampdoria è stato un calvario. Prima per le condizioni mediche e del suo cuore che gli avevano fatto saltare l'accordo con la Juventus, poi il tam-tam che lo voleva in diverse top team della Serie A, infine il blitz della Roma che ha scommesso su di lui. Ma a perdere la sfida sono stati entrambi, non solo il club giallorosso, perchè in Capitale Patrick Schick non si è mai più ritrovato.

Nessuna fuga ma tanta amarezza

Fino alla partenza amara di quest'estate quando è stato ceduto non rientrando più nei parametri del piano Fonseca. Ad accoglierlo la Bundesliga, con il Lipsia che ha puntato su di lui per un possibile riscatto ma il recente passato giallorosso pesa come un macigno: "A Roma sono stato infelice, è stata dura ma la verità è che non sono scappato. Io ero pronto anche a rimanere e a riprovarci anche se davanti alla possibilità di andare al Lipsia non mi sono opposto".

I motivi del fallimento giallorosso

Tanti i motivi del fallimento romanista, con il club che ha provato a crederci ma con uno Schick a tratti irriconoscibile, fino alla decisione della cessione definitiva: "I motivi? Tanti e diversi e forse non riesco ancora adesso a capirli tutti. Il mio fallimento è arrivato per la tanta pressione che mi ha legato la testa e le gambe, per il fatto di sapere di non rendere come volevo e ripagare il club. Non sono riuscito a fare una preparazione adeguata, ho subito diversi infortuni. Mi spiace ma ripeto: non sono scappato"

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