Lo sfogo di Malesani: “Mi hanno dato dell’ubriacone, ma non bevo vino da mesi”
L'ultima sua panchina risale al 2 marzo 2014. Da allora Alberto Malesani aspetta un nuovo incarico e produce vino nella sua azienda di Trezzolano, in provincia di Verona. Dopo un periodo di silenzio stampa, l'ex allenatore neroverde ha deciso di uscire allo scoperto anche per smentire alcune notizie false rilanciate dai social network: "Per qualche tempo è girata una mia foto con un bicchiere in mano, sembravo un ubriacone – ha spiegato Malesani a Sky – In realtà stavo male, avevo preso dieci chili per colpa della tiroidite. Chiesi a dei ragazzi di non farmi una foto e invece me la fecero e la pubblicarono sui social".
"La mia immagine si è deteriorata – ha aggiunto il sessantaquattrenne tecnico veronese – Io produco vino quindi mi danno dell’ubriacone mentre passo anche dei mesi senza bere vino. Poi ho sparato qualche cazzata, ma l’ho fatto in maniera genuina come sono io. I social mi hanno rovinato, ci sono molti miei profili falsi, ma io non uso neppure WhatsApp. Se qualche presidente mi vuole può spendere un po' di più e mandarmi un sms".
L'orgoglio di Malesani
Già, perché Alberto Malesani non ha mai detto di non voler più allenare. Anche oggi il tecnico non ha nessuna intenzione di interrompere definitivamente la sua lunga carriera da allenatore, che lo ha portato in piazze importanti in Italia e all'estero dove è anche riuscito a portare il Panathinaikos fino ai preliminari di Champions League.
"Non ho mai detto che smetto di fare l’allenatore – ha concluso Malesani – Dopo ventitrè anni di squadre di club mi sarebbe piaciuto allenare una Nazionale, avevo anche parlato due anni fa con la Federazione greca. Mi dispiace aver chiuso male al Sassuolo dopo appena quattro settimane di lavoro. Si vede che doveva essere quello il mio capolinea. In carriera, però, tra trofei e riconoscimenti individuali ho avuto anche io le mie belle soddisfazioni".