Livorno-Roma, Garcia: “Fiducia nel club, vogliamo l’Europa”

Rudi Garcia tra campionato (col debutto a Livorno) e trattative, con Lamela al passo d'addio ma convocato e Osvaldo (un altro giocatore che gli è costato, e come, veder fare i bagagli e volare in Inghilterra). Avesse potuto l'avrebbe trattenuto con la forza, ma deve inchinarsi alla logica delle scelte di mercato, dettate da esigenze di bilancio. "Io volevo che tutti i giocatori della mia rosa rimanessero con noi, però in materia di mercato bisogna considerare due aspetti, quello sportivo e quello economico. Spesso arriva prima quello economico. Ho molta fiducia nella dirigenza, avrò una squadra competitiva". Meglio concentrarsi sugli obiettivi futuri, il campo non ammette distrazioni. "Abbiamo bisogno di ritrovare l'Europa, di tempo nel calcio non ce n'è molto e per riuscire a giocare in un certo modo dovremmo lavorare con una rosa definitiva. Ma questo non sarà un alibi, perché questa sarà una Roma forte, è importante per i tifosi e per tutti".

Meccanismi da oliare. A cominciare dalla difesa: "La fase difensiva dipende da tutta la squadra e poi non dimentichiamo che abbiamo un nuovo portiere, nuovi difensori come Maicon e Benatia, questo reparto è a posto così". Note dolenti in avanti, ma niente polemiche. "Abbiamo detto che di mercato non si parla più, tanto non cambierà niente fino a domani quindi la cosa che mi importa è la partita. Ci sono 23 giocatori che vanno a Livorno per vincere e sarà difficile in casa loro alla prima giornata dopo il ritorno in Serie A, ma abbiamo fame di vittoria e dobbiamo mostrare che siamo forti non solo nel campo ma anche nella testa".

I mugugni della piazza. "Durante la presentazione della squadra c'erano 10 mila persone in più rispetto all'anno scorso, questo vuol dire che i tifosi hanno capito che non abbiamo bisogno di guardare indietro. E' più importante guardare avanti e noi abbiamo bisogno del dodicesimo uomo".