Liverpool, sfortuna Ings: stagione già finita proprio come l’anno scorso

Quando la sfortuna si accanisce c'è poco o nulla che la possa contrastare. Lo ha vissuto sulla propria pelle Danny Ings giocatore del Liverpool di Klopp che da due stagioni non risce più a concludere una stagione senza incappare in gravissimi infortuni. L'ultimo in ordine di tempo gli è occorso in Coppa di Lega, nel match contro il Tottenham, e lo ha già costretto a dire addio al calcio giocato fino alla prossima estate.
Una situazione che ha quasi del paradossale. Già la scorsa stagione, per un grave infortunio finì anzitempo di giocare a calcio. Adesso la storia si ripete con un nuovo grave stop, dopo il problema al ginocchio accusato in Coppa contro gli Spurs. Per Danny Ings si è riaperto il calvario dell'operazione e della lunga (almeno 7-9 mesi) rieducazione fisica. A soli 24 anni, per il giovane attaccante del Liverpool e della Nazionale inglese è davvero troppo.
La storia si è ripetuta. L'attaccante del Liverpool ha ricevuto la pessima notizia questa mattina dopo gli ultimi accertamenti medici che non hanno lasciato via alternativa: sarà operato già oggi a Londra. Come sottolinea il club, stavolta si tratta del ginocchio destro non, dunque, lo stesso infortunato nell'ottobre del 2015, ma il problema resta lo stesso. Un guaio che aveva costretto lo sfortunatissimo ex attaccante del Burnley a fermarsi fino a maggio, e dunque fino a fine stagione e che questa volta rischia di seguire lo stesso triste iter perché non potrà tornare a correre prima di giugno.
Tutti nel Liverpool sono rimasti scossi, dal tecnico ai giocatori. La squadra e la società ha manifestato tutta la propria vicinanza al giocatore anche con post e commenti via social network. Tra i tanti momenti di solidarietà verso Ings anche il pensiero di Jurgen Klopp che con il suo Liverpool sta lottando per le primissime posizioni in classifica: "L'infortunio è legato al suo carattere arcigno: lui è uno che non molla mai, e per questo è andato in tackle su quel pallone, infortunandosi. Dire che siamo sinceramente dispiaciuti per lui è dir poco".