Totti, l'addio alla Roma sui social: "Grazie a chi mi ha accompagnato in campo e fuori"
Francesco Totti dunque lascia la Roma con il cuore in mano, togliendosi una serie notevole di sassolini contro chi non ha saputo dargli ascolto e valorizzare il suo nuovo incarico da dirigente. Un addio amaro o forse un arrivederci per l'ex Pupone che però subito dopo la tanto attesa conferenza stampa di congedo ha voluto anche salutare chi, nella Roma, non gli ha fatto mancare mai nulla sia all'interno che all'esterno del campo di calcio: "Un grazie speciale lo dedico a chi, in tutto questo tempo, ha lavorato nella Roma, accompagnandomi negli anni più belli dentro e fuori dal campo".
Francesco Totti dunque lascia la Roma con il cuore in mano, togliendosi una serie notevole di sassolini contro chi non ha saputo dargli ascolto e valorizzare il suo nuovo incarico da dirigente. Un addio amaro o forse un arrivederci per l'ex Pupone che però subito dopo la tanto attesa conferenza stampa di congedo ha voluto anche salutare chi, nella Roma, non gli ha fatto mancare mai nulla sia all'interno che all'esterno del campo di calcio: "Un grazie speciale lo dedico a chi, in tutto questo tempo, ha lavorato nella Roma, accompagnandomi negli anni più belli dentro e fuori dal campo".
Totti e la frecciata all'ex Monchi
La conferenza stampa di Totti è durata quasi 90 minuti, quanto una partita di calcio. E una partita ha giocato con stampa e tifosi l'ex 10 giallorosso che prima di chiudere ha svelato un retroscena sull'ultima campagna acquisti: "Dopo la semifinale di Champions tutti pensano che poi devi arrivare in finale. Ma poi vendi una serie di calciatori importanti. Poi, perché le cose si devono sapere, Di Francesco aveva chiesto quattro o cinque calciatori ma non glieli hanno comprati. Ne hanno presi altri, ma quelli che voleva lui no".
Totti e il parere negativo su quel calciatore, che poi Monchi ha comprato per la Roma
"Il primo anno che ho smesso, sono tornato dalle vacanze. Mi chiesero un parere su un giocatore, di cui non farò un nome. Dissi che Di Francesco giocava con il 4-3-3, che non era il giocatore adatto, che era reduce da un infortunio. Io avrei fatto un'altra scelta. E avrei azzeccato io. Monchi? Da quando è andato via non l'ho più sentito".
Totti: "Il mio futuro? Ho avuto offerte anche da squadre italiane"
"Sono stato un peso per questa società. Non rimarrò disoccupato. Ci sono state delle offerte anche da squadre italiane, una anche stamattina. Vedere a fine partita alcuni giocatori quando perdono che ridono, a me girano le p…e."
Totti: "In due anni Pallotta e Baldini non mi hanno mandato mai un messaggio"
Non farò mai i nomi, ma ci sono delle persone che mi hanno pugnalato. Ci sono delle persone a Trigoria che fanno il male della Roma. Il problema è che Pallotta tante cose non le sa. Questo è il suo principale errore suo. Io che conosco Trigoria come le tasche dei miei jeans, so per filo e per segno come si gestisce questa realtà. So quali possono essere i problemi. Sono poche le verità che arrivano fino a Boston, al massimo al 10%. Tutti sanno quello che faccio, se non ci sto, perché faccio la settimana bianca o gioco a Paddle o gioco partite di beneficenza. Anche gli altri fanno la settimana bianca, ma gli altri dirigenti non li riconoscono. Pallotta e Baldini in due anni non mi hanno mandato mai nemmeno un messaggio.
"La società ha problemi finanziari ed è sempre costretta a vendere"
Sarri avrebbe fatto comodo alla Roma, ma anche lui era sotto contratto. Piaceva molto a quella persona (e cioè Baldini). Ma in questo momento non parliamo del nulla. Ora Fonseca deve cercare di trovare un ambiente sereno, e una strada percorribile e senza intoppi. Spero possa fare bene alla Roma. Tornerò allo stadio a vedere la Roma, può essere pure che vado in Curva Sud. Mi metto la parrucca. Ce ne andiamo con Daniele (De Rossi) e ce ne andiamo in curva. Sognavo di vedere la Roma in lotta per vincere qualche trofeo, com'è stato qualche anno fa, dove arrivavi anche secondo, ma ci speravi fino all'ultimo. La società ha problemi economici e siamo costretti a vendere. Se io fossi presidente della Roma e ho due bandiere come me e De Rossi gli darei in mano tutto.
"Vogliono togliere i romani dalla Roma"
Io subito ho detto ai dirigenti che se questo doveva essere l'ultimo anno di De Rossi dovevano comunicarglielo subito. E invece è passato troppo tempo, i risultati che non arrivavano, gli infortuni suoi, la Champions che siamo usciti, Di Francesco via, Monchi esonerato. Non diteglielo a due giornate dalla fine. Ma a Trigoria tutti hanno paura di sbagliare. Qui dev'esserci una sola persona che comanda. Ancora non ho capito se questa cosa è voluta oppure no. Loro vogliono togliere i romani dalla Roma.
Totti: "Conte ci aveva dato l'ok, poteva essere l'allenatore della Roma"
L'unico che ha messo la faccia è stato l'a.d. Fienga. Se fosse diventato CEO della Roma, sarei rimasto. Con Fienga siamo riusciti a prendere Claudio Ranieri. E oggi voglio ringraziare mister Ranieri, sarebbe venuto gratis per la Roma. Quando abbiamo parlato è venuto subito e mi ha detto: ‘Domani sono a Trigoria'. Io avrei voluto fare il direttore tecnico. Ma io non sono stupido e quando vedo che c'è sempre qualcuno che ti mette i bastoni tra le ruote. Io sarei rimasto se mi avessero chiamato prima di scegliere l'allenatore e venivo interpellato e mi davano fiducia. Siccome finora non c'è stata fiducia me ne sono andato. Io e Fienga abbiamo chiamato Conte. Ho detto l'unico che può cambiare la Roma è lui. Antonio ci aveva dato l'ok. Ma poi ci sono stati dei problemi e ora lavora nell'Inter. Pallotta lo ha saputo e era contento.
Totti: "L'unico allenatore che ho contattato è Antonio Conte"
Volevo dare un contributo forte, perché io pensavo di fare il direttore tecnico. Hanno fatto tutto senza di me. Non sono andato a Londra perché sono stato avvertito due giorni prima. L'allenatore era stato già fatto, il direttore quasi. Perché dovevo andare a Londra. L'unico allenatore che ho chiamato è Antonio Conte. Non ho chiamato Mihajlovic, Gattuso, De Zerbi, Gasperini. Non voglio passare io per stupido, non è vero che ho chiamato tutti tranne Fonseca.
Totti: "L'addio alla Roma? Oggi potrei anche morire"
Ho girato spesso il mondo, sono stato soprattutto negli Emirati, anche in Kuwait e in Qatar. In tanti la vorrebbero prendere, ma stare qui e dire che qualcuno la prende è sbagliato e scorretto. Non so niente di tutto ciò. Io avrò fatto si e no dieci riunioni, solo quando c'erano delle difficoltà. Era come se mi volessero accantonare da tutto. Dopo un po' il cerchio si stringe. Ho cercato di mettermi a disposizione della società, ma non l'hanno voluto. Io alla Roma? Per tornare serve un'altra proprietà, ma se crede nelle mie potenzialità. Non farò mai del male alla Roma, che viene prima di tutto. Staccarmi dalla Roma per me è la cosa peggiore in assoluto. Oggi per me era meglio morire.
Totti: "Il presidente dev'essere qui a Roma. Quando non c'è in tanti si rilassano"
Un po' tutti sappiamo i problemi reali della società, soprattutto a riguardo del Fair Play Finanziario. Ai tifosi bisogna dire sempre la verità. L'ho sempre detto. Lo scorso anno disse che la Juve avrebbe vinto il campionato a gennaio e che la Roma sarebbe arrivata quarta o quinta in classifica. Mi dissero che così avrei tolto i sogni ai tifosi. Ma io sono trasparente, non posso rimanere qui. Il giocatore trova sempre un alibi, quando il presidente è lontano. Ciò crea un danno. Il presidente dev'essere sul posto. Quando tutti vedono il capo tutti stanno sull'attenti. Quando non c'è il mister e c'è il vice in tanti si rilassano.
Totti: "Uno tra me e Baldini doveva andare via, sono uscito io"
"Hanno cercato in tutti i modi, gli americani, di metterci da parte, gli americani. E' normale che ci possano essere degli equivoci e dei problemi nella società. Uno dei due (l'altro è Baldini) doveva uscire. Sono uscito io. Troppi galli a cantare non servono. Ognuno doveva fare il suo. L'ultima parola spettava sempre a chi stava a Londra. Per me era solo tempo perso".
"La società mi ha fatto tante promesse, ma non le hanno mai mantenute"
Sono tante le cose che posso fare. Nel prossimo mese valuterò tutte le offerte che mi sono state fatte. Farò qualcosa che mi piace e lo farò in modo definitivo. Non è colpa di nessuno in particolare se lascio la Roma. Tutti sappiamo che io smettessi, ed è così. Per il lato dirigenziale avevo un contratto di 6 anni. Sono entrato in punta di piedi, piano ho capito che le due cose sono completamente diverse. Mi hanno fatto tante promesse, che non sono state mantenute. Ora non mi sembrava giusto continuare di altre persone che non hanno mai voluto che facessi determinate cose.
"Il mio non è un addio, ma un arrivederci alla Roma"
Devo ringraziare il popolo di Roma, tutti i tifosi, e a loro chiedo di tifare e onorare sempre tutta la squadra. Vederla in questo momento di difficoltà mi rattrista. Per me la Roma è la squadra più importante del mondo. L'amore che ci mettono i nostri tifosi è talmente grande che non potrà mai finire. Io da fuori tiferò sempre per la Roma. Il mio non è un addio, ma un arrivederci. Mi sembra strano pensare a me fuori dalla Roma.
Totti attacca i dirigenti della Roma: "Non mi hanno sempre tenuto fuori da tutto"
Non ho mai pensato ‘chi me l'ha fatto fare'. La Roma è la mia seconda casa, se non la prima, perché ho passato molto più tempo a Trigoria che a casa. Speravo di portare a livelli alti questa società. Non penso sia stata colpa mia, perché non ho avuto mai la possibilità di esprimermi. Non sono stato mai coinvolto in un progetto tecnico. Il primo anno ci può stare, il secondo no. Non ci siamo mai aiutati l'uno con l'altro. Speravo di voler dare tanto, ma mi hanno tenuto fuori da tutto.
Totti: "I presidenti passano, le bandiere no. Non è colpa mia se ho preso questa decisione"
Non ho mai avuto la possibilità operativa di lavorare sull'area tecnica della Roma. Ho preso questa decisione, è stata molto difficile, ma ci ho pensato per tantissimi mesi. Ma la mia decisione è coerente. Davanti a tutto per me c'è la Roma, c'è una squadra da amare. Non ci devono essere fazioni, soprattutto oggi, né per Baldini o per Pallotta o per me. I presidenti passano, gli allenatori passano, le bandiere non passano. Non è colpa mia se prendo questa decisione.
Totti: "Mi dimetto dalla Roma"
Dopo un balletto durato qualche minuto sui microfoni che non permettevano a tutti di ascoltare le parole di Totti, che ha ringraziato per l'ospitalità il presidente Malagò, l'ex numero 10 giallorosso ha detto:
Alle 12.41 del 17 giugno del 2019 ho mandato una mail al CEO della Roma in cui ho scritto poche parole per me inimmaginabili: mi sono dimesso dall'AS Roma.
Sacchi: "Totti ha capito di no essere apprezzato. Lascia per dignità"
Probabilmente ha capito di non essere apprezzato e quando uno non è apprezzato, prende una decisione. Non vuole perdere la dignità.
E' così che a "Circo Massimo" su Radio Capital, Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan e della Nazionale italiana ha commentato la notizia dell'addio ufficiale e definitivo di Francesco Totti alla Roma. "E' stato un grande giocatore, ha dato tanto alla Roma, è stato idolatrato dai tifosi come nessun altro. La società lo ha tenuto sempre, pagandolo copiosamente, poi succede nella vita che a un certo momento si vedono le cose in un modo diverso. Dispiace, Totti è un uomo d'onore, ha sempre dimostrato di essere un grande, lo cercai sia quando ero al Milan che al Real".
L'ex numero 10 della Roma annuncia la conferenza
Con un post molto semplice Francesco Totti ha annunciato che alle ore 14 si presenterà nel salone d'Onore del Coni, luogo adatto a un campione del mondo. Lì ci sarà la sua conferenza, quella in cui darà l'addio alla Roma.
Dove vedere in tv la conferenza d'addio di Totti
Andrà in diretta tv la conferenza stampa di Francesco Totti. Sarà trasmessa sia da Rai 2 che da Sky, sul canale 200, quello delle News. Sarà un momento importante, storico per il calcio italiano. Riguarda la Roma, ma riguarda tutto il movimento calcistico del nostro paese.
L'addio di Totti dopo quello di Daniele De Rossi
Un mese fa il club giallorosso annunciò l'addio di Daniele De Rossi, non senza polemiche. I tifosi si schierarono al fianco della società e attaccarono in modo pesante la società. Oggi saluterà Totti. La Roma in pochissimo tempo perde, a livello societario, due simboli. Quelli più grandi di questa epoca moderna. Sarà banale, ma la Roma non sarà più la stessa.
L'annuncio di Totti a 18 anni dall'ultimo scudetto della Roma
Non ha scelto un giorno come tutti gli altri Francesco Totti per lasciare la Roma. Perché il 17 giugno del 2001 la Roma battendo il Parma 3-1 conquistava il suo terzo (e al momento) ultimo scudetto. Una giornata storica per tutto il popolo giallorosso e in particolare per chi quel giorno realizzò una delle tre reti, e cioè Totti che vinse lo scudetto con la 10 sulle spalle e da simbolo di una città intera.
Perché Totti lascerà la Roma
Totti non ne può. Sono troppi i dissapori con la dirigenza e in particolare contro Franco Baldini, suo autentico nemico. L'ex giocatore giallorosso ha pochi poteri e ha capito che la sua situazione non sarebbe cambiata nella prossima stagione, nonostante la promessa di un ruolo da direttore tecnico. Una nomina che sarebbe arrivata però a giochi già fatti e cioè con allenatore e direttore sportivo già scelti.
E Petrachi è stato scelto quando Totti era in vacanza a Saint Tropez con la moglie. Un'immagine rubata dai paparazzi che ha fatto il giro d'Italia e che però ha un significato preciso. Perché la Roma ha deciso di cambiare gli uomini della società senza il suo uomo simbolo. Totti non vuole essere più solo un simbolo della Roma.
Inoltre i consigli e le idee di Totti non sono state prese in considerazione. L'ex capitano aveva votato Conte, si era espresso pubblicamente. Ma l'ex c.t. è passato all'Inter. Poi aveva caldeggiato Gattuso, ma Pallotta è stato convinto da Baldini che ha suggerito Paolo Fonseca. Totti non ci sta, non vuol essere più solo una bandiera, è diventato grande, ha capito come si svolge il lavoro di dirigente e vuole essere qualcosa più che un simbolo o un parafulmine.
La conferenza stampa di Francesco Totti
Al Salone d'Onore del Coni Francesco Totti alle ore 14 terrà una conferenza stampa. L'ex leggendario calciatore giallorossa spiegherà i motivi del suo addio alla Roma, che è pressoché certo. Le strade di Totti e del club giallorosso si separeranno dopo trent'anni, venticinque quelli vissuti da calciatore professionista.