- 4-0 al Milan, la Juve vince per la 4a volta di fila la Coppa Italia 09 Maggio
- Autorete di Kalinic, 4-0 della Juve 09 Maggio
- Altro errore di Donnarumma, doppietta di Benatia e 3-0 Juve 09 Maggio
- 2-0, Douglas costa piega le mani a Donnarumma 09 Maggio
- Gol di Benatia, 1-0 della Juve 09 Maggio
Benatia: "Dopo la partita con il Napoli sono stato male, dicevano che ero scarso"
Mehdi Benatia con una doppietta è stato il grande protagonista della finale di Tim Cup. Il difensore marocchino ha realizzato il gol del vantaggio e ha, poi, siglato il 3-0. Naturalmente felice l'ex giallorosso, in panchina nelle ultime due partite di campionato, ha fatto i complimenti alla squadra ma si è anche tolto un sassolino dalla scarpa ricordando l'errore fatto nella partita con il Napoli, che è costato carissimo ai bianconeri: "Sono stato male dopo l'errore fatto con ‘Kouly' nella partita con il Napoli. Molti giornalisti hanno scritto che ero scarso. Io ho sofferto parecchio, adesso mi sono rifatto e ho dimostrato di non essere così scarso. Sono felice del successo, il merito è degli ‘anziani' che hanno vinto tutto. Siamo un grande gruppo".

La Juventus festeggia il 13° successo in Coppa Italia

La Juventus dopo aver battuto per 4-0 il Milan ha conquistato per la 13esima volta la Coppa Italia, vinta per il quarto anno consecutivo. Un trionfo assoluto, i gol tutti nella ripresa, in appena venti minuti i rossoneri hanno rifilato il poker alla squadra di Gattuso, che ha pagato a carissimo prezzo una serie di errori.

Il mea culpa di Gattuso
Dopo aver giustamente detto che il risultato è eccessivo e che sull'incontro hanno influito degli errori dei singoli, Gattuso ha fatto mea culpa e ha detto chiaramente che la Juventus ha meritato il successo. Gli errori sono anche figli suoi, perché forse non è riuscito a gestire bene la pressione della finale con la squadra.
Il calcio è così, il risultato non rispecchia la prestazione che abbiamo fatto, ma quando sbagli paghi. Per quasi un'ora la squadra ha fatto quello che doveva fare. Loro hanno avuto un'occasione, noi due, dobbiamo accettare la sconfitta, siamo giovani e dobbiamo crescere. Anche io devo crescere perché sono un allenatore giovane di 40 anni, forse gli errori sono figli della troppa pressione che non siamo riusciti a gestire. La cosa che fa più male al di là del trofeo, della sconfitta e della qualificazione all'Europa League mancata fa male vedere 35mila tifosi qui con noi delusi e arrabbiati. Ora dobbiamo cercare di fare due prestazioni importanti nelle ultime due giornate.

Allegri: "Abbiamo meritato la vittoria, la Juve è un grande gruppo"
A termine dell'incontro naturalmente era raggiante anche il tecnico juventino che ha voluto soprattutto rendere merito ai propri ragazzi che hanno disputato un match perfetto:
Sono contento abbiamo vinto il primo trofeo, i ragazzi hanno fatto una partita straordinaria, c'è tutto lo spessore di valori tecnici e morali di questi ragazzi. Questa serata dovevano regalarsela per loro dopo aver regalato tante soddisfazioni alla società, ai tifosi, allo staff e hanno dimostrato di essere una grande squadra e un grande gruppo.
Dopo aver esaltato il gruppo, Allegri ha parlato della finale con il Milan e ha chiuso guardando avanti dicendo che ora la Juve deve andarsi a prendere lo scudetto: "Il primo tempo è stato complicato, poi abbiamo trovato più linee di passaggio e la qualità è venuta fuori. Adesso è giusto festeggiare e domenica dobbiamo prenderci lo scudetto".

Buffon e lo schiaffetto a Donnarumma
Donnarumma con due errori ha danneggiato tantissimo il Milan, dopo la partita Gigi Buffon che di errori ne ha commessi pochi in tutta la sua carriera, ma che di partite importanti ne ha vinte e perse tantissime prova a consolare il 19enne numero 1 del Milan e a fine partita gli ha detto un ‘buffetto' paterno.

4-0 al Milan, la Juve vince per la 4a volta di fila la Coppa Italia
Con un secondo tempo eccezionale la Juventus ha travolto il Milan (sconfitto 4-0, gol di Benatia, Douglas Costa, Benatia e autorete di Kalinic) e ha conquistato per la quarta volta consecutiva la Coppa Italia, vinta per la tredicesima volta. E domenica può arrivare il quarto scudetto consecutivo per i bianconeri.

Autorete di Kalinic, 4-0 della Juve
4-0 della Juve. Il Milan si auto flagella e dopo gli errori di Donnarumma arriva l'autorete di Kalinic che colpisce di testa e batte il proprio numero uno. La faccia di Gattuso dopo il poker della Juve è tutto un programma. Debacle assoluta per il Milan.
Altro errore di Donnarumma, doppietta di Benatia e 3-0 Juve
3-0 della Juve, partita finita, poker di coppe Italia per i bianconeri. Donnarumma in evidente confusione dopo il gol del raddoppio, commette un errore davvero gravissimo e permette a Benatia di siglare la doppietta personale che chiude definitivamente l'incontro, a quasi mezz'ora dal termine.
2-0, Douglas costa piega le mani a Donnarumma
Uno-due micidiale della Juventus che in quattro minuti manda al tappeto il Milan. Donnarumma dopo essere stato fenomenale su Dybala non è altrettanto bravo su una conclusione dalla distanza di Douglas Costa, che trova il gol del raddoppio, 2-0.
Gol di Benatia, 1-0 della Juve
Colpo di testa vincente di Benatia e Juve in vantaggio. Dalla bandierina Pjanic calcia in modo divino, Benatia si muove in modo perfetto e con una zuccata bellissima non lascia scampo a Donnarumma. Il Milan protesta e chiede il Var per un presunto fallo su Bonucci. L'arbitro Damato dice che non c'è bisogna, viene effettuato un silent check, il gol viene convalidato.

L'intervento di Benatia su Calhanoglu

Nell'ultimo minuto di recupero c'è un intervento molto duro di Benatia su Calhanoglu. Il fallo è netto, ed è al limite dell'area di rigore. Damato fischia la punizione, ma quando mancano un paio di secondi al termine del primo tempo invece di concedere l battuta decide di fischiare la fine del primo tempo.
Il primo tempo finisce con un po' di polemiche
Un primo tempo davvero bruttino all'Olimpico dove Juventus e Milan hanno badato più a non prenderle. Lo 0-0 è il risultato all'intervallo. Prima di tornare negli spogliatoi c'è il tempo di una polemica. L'arbitro Damato fischia la fine dopo un intervento duro di un giocatore della Juventus, un gruppetto di calciatori del Milan protesta con molta forza, Gattuso entra in campo e porta via uno a uno tutti i suoi giocatori.

Ci provano Suso, Dybala e Mandzukic
Poco dopo la mezz'ora le due squadre decidono di cambiare marcia. Ci prova Suso con la sua solita giocata, Buffon respinge in angolo. Poi è la volta della Juventus, Dybala con un bel movimento si libera di un avversario e tira, Donnarumma blocca. Un minuto dopo Cuadrado arriva fino all'aria di rigore, il tiro è sbilenco, pallone altissimo. Mandzukic di testa colpisce, Donnarumma sembra un po' sorpreso, ma blocca senza problemi.
Tanta tattica, grande equilibrio all'Olimpico
La fase di studio è lunghissima e non accade nulla per abbondanti venti minuti. C'è un po' di apprensione verso il 25′ per Calhanoglu che dopo un contrasto con Khedira va giù Calhanoglu resta giù. Dopo pochi secondi il numero 10 del Milan si rialza e tutte le paure svaniscono.

Super Buffon su Cutrone
La Juve parte molto meglio e prova a rendersi pericolosa, ma la prima grande chance ce l'ha il Milan con Cutrone che riceve da Calhanoglu e calcia di prima intenzione, Buffon con tanto mestiere respinge con i pugni e nega la gioia al ventenne attaccante rossonero.
Inizia la finale
Dopo l'inno di Mameli cantato da Noemi l'arbitro Damato dà il via alla finale di Coppa Italia 2017-2018 tra Juventus e Milan. 4-3-1-2 per i bianconeri, con Higuain in panchina. Solito 4-3-3 per Gattuso che cerca di soffiare il titolo ai bianconeri che vanno a caccia del poker.
La maestosa coreografia del Milan impressiona anche Buffon

Per il Milan questa è la partita dell'anno e il lavoro della tifoseria rossonera è stato davvero notevole, e molto bello. La coreografia proposta dalla tifoseria rossonera è ispirata al Joker di Heath Ledger, l'antagonista di Batman del Cavaliere Oscuro. Anche Gigi Buffon, che a 40 anni disputa la prima finale di Coppa Italia da bianconero della sua carriera, è rimasto stupito dal meraviglioso lavoro di cesello del cuore pulsante del tifo rossonero.

Juve-Milan, le formazioni: Mandzukic nel tridente di Allegri
Nessuna sorpresa nel Milan, Locatelli gioca a centrocampo al posto di Biglia. In difesa c'è Calabria, nel tridente Cutrone. Allegri manda in panchina Higuain, con Douglas Costa e Dybala gioca Mandzukic. In difesa torna Asamoah.
[live_calcio id="1746683″ key="live_calcio_formazioni"][/live_calcio]
5a finale di Coppa Italia tra Juve e Milan
Juventus e Milan per oltre un decennio hanno dominato in modo quasi assoluto il calcio italiano e si sono divise in modo quasi equo quasi tutti gli scudetti tra il 1992 e il 2006. In tutti quegli anni hanno dominato anche in Europa, tre finali di fila in Champions per il Milan ('93' – '95) e per la Juve ('96 – '98). Insomma dominio netto che ebbe il suo apice nella finale di Champions del 2003, che a Manchester il Milan vinse sulla Juventus ai calci di rigore. In Coppa Italia Juventus e Milan si sono sfidate in finale già quattro volte, 3 vittorie per i bianconeri ('42, '90, '16) e una per i rossoneri ('73). Il bilancio complessivo nelle finali tra Juve e Milan, considerando anche le Supercoppe Italiane, è di 4 successi bianconeri e 3 rossoneri, con quattro sfide chiuse ai rigori.
Higuain verso la panchina, in attacco Mandzukic
Allegri sorprende quasi sempre e all'Olimpico potrebbe lasciare in panchina Gonzalo Higuain. La scelta sarebbe davvero importante, anche se in campo ci sarebbe Mandzukic, al fianco di Dybala e Douglas Costa. In difesa spazio per Asamoah e Benatia. Solito 4-3-3 per Gattuso che sostituisce Biglia con Locatelli e preferisce Calabria nel quartetto difensivo.
Le probabili formazioni
Juventus (4-3-2-1): Buffon; Cuadrado, Benatia, Barzagli, Asamoah; Khedira, Pjanic, Matuidi; Dybala, Douglas Costa; Mandzukic.
Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Locatelli, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu.
Juve-Milan, finale di Tim Cup

La Juventus per il poker, il Milan per rivincere un trofeo dopo un anno e mezzo e la Coppa Italia dopo quattordici anni, così in estrema sintesi obiettivi delle finaliste dell'edizione 2017-2018 della coppa nazionale. Già i tre successi consecutivi rappresentano un primato, il quarto in fila sarebbe ulteriormente storico perché darebbe la possibilità di realizzare il quarto ‘doblete' consecutivo alla Juventus. Allegri e compagni sanno che all'Olimpico non sarà per niente facile contro un Milan agguerrito e con Gattuso che sogna il primo trofeo da allenatore.