In tempo reale le notizie dell'ultima ora sulle trattative di calciomercato di oggi 18 gennaio 2018.
Benevento, pokerissimo di acquisti: ecco Djuricic dalla Samp
Il Benevento non si ferma più e rilancia a tavolo delle trattative di calciomercato. Dopo aver accolto Billong (difensore), Diabaté (attaccante), Guilherme (ala destra) e Sandro (centrocampista) i sanniti battono l'ennesimo colpo e prendono dalla Sampdoria Filip Djuricic (operazione portata a termine con la formula del prestito secco fino a giugno 2018). Nella giornata di ieri ha svolto le visite mediche di rito a Villa Stuart poi ha raggiunto tecnico e compagni di squadra. Venticinque anni, trequartista (ma può essere schierato anche come ala sinistra o seconda punta), il serbo è in Italia da gennaio del 2017, quando i liguri lo rilevarono dal Benfica.
Filip Djuricic ha totalizzato con la maglia blucerchiata 17 presenze – si legge nella nota di presentazione dei campani -. Il trequartista di Obrenovac – 24 apparizioni e 4 goal con la nazionale serba – vanta esperienze importanti anche in Eredivisie, Premier League e Primeira Liga. In quest’ultima, con la maglia del Benfica, ha vinto per ben due volte il titolo di campione di Portogallo. Djuricic andrà a rafforzare ulteriormente lo scacchiere a disposizione di mister De Zerbi e sarà disponibile già per la gara di domenica prossima contro il Bologna.
Piquè rinnova col Barcellona fino al 2022, clausola da 500 milioni
Rinnovo del contratto fino al 2022 e clausola rescissoria da 500 milioni di euro. Gerard Piqué, difensore centrale catalano, si lega così a vita al Barcellona, il club nel quale è cresciuto, di cui ha indossato la maglia fin da ragazzino e con il quale ha vinto tutto, in Spagna come in Europa. Mes que un club, molto più di una società: il suo legame con i colori blaugrana è endemico, ha radici profonde nella cultura di un popolo e di un Paese che hanno da sempre una forte identità territoriale. Un sì speciale da parte del calciatore spesso sotto i riflettori sia per il rapporto con la cantante colombiana, Shakira, sia – ma questo è avvenuto più di recente – per le posizioni politiche espresse in favore dell'indipendenza catalana rispetto al centralismo madrileno. Un sì simbolico e che viene da lontano, come il richiamo della foresta… lo stesso che lo riportò in patria dopo un'esperienza in Inghilterra, al Manchester United.
Gerard Piqué ha giocato 422 partite e segnato 37 gol nella sua carriera in blaugrana. Il difensore, considerato uno dei migliori al mondo nella sua posizione, ha vinto tutto ciò che può essere vinto a livello di club: 3 Champions, 6 campionati, 5 Coppe del Re, 5 Supercoppe di Spagna, 3 Supercoppe d'Europa e 3 Mondiali per Club.
Koulibaly: "Al Napoli firmo a vita. L'avversario più duro? Kalinic"
Kalidou Koulibaly è uno dei più forti difensori centrali in Europa. A Napoli giunse nel 2014 dal Genk, quando in panchina c'era Rafa Benitez: costò appena 7.75 milioni di euro e oggi, a distanza di 4 anni, il suo valore è cresciuto in maniera esponenziale. Se il Liverpool ha pagato 85 milioni per Virgil van Dijk proveniente dal modesto Southampton allora non è azzardato ipotizzare una quotazione simile anche il centrale senegalese. Sotto il Vesuvio lo hanno ribattezzato K2, in riferimento alla stazza e alla possenza con la quale interpreta il proprio ruolo. Agli azzurri è legato da un contratto fino al 2021 ma a fine stagione potrebbe scatenarsi l'asta per strapparlo ai campani.
Un contratto a vita col Napoli? Se il contratto fosse buono, per la mia famiglia e per i tifosi non avrei problemi a firmare con gli azzurri e a restare per sempre – ha ammesso Koulibaly nell'intervista alla Gazzetta dello Sport -. Questo è uno dei momenti migliori della mia carriera, sto lavorando intensamente e finalmente sto capitalizzando gli sforzi e i sacrifici fatti, ma di certo non mi fermerò qui.
Gonzalo Higuain è l'attaccante che più di tutti lo ha messo (e lo mette) in difficoltà. Il Pipita conosce alla perfezione i movimenti della squadra e sa come affondare il colpo nella difesa partenopea, ma c'è il classico avversario che non t'aspetti nelle parole di Koulibaly quando gli chiedono chi sia il giocatore più duro da marcare.
Direi Icardi e Dzeko, ma quello che mi dà più fastidio è Kalinic, che gioca sempre sul filo del fuorigioco. Di certo, non affronterei quelli del Napoli: Callejon, Mertens e Insigne, sono autentici campioni».
Ciciretti 'il gordo' saluta Benevento: "E' stato un onore, vi porterò sempre nel cuore"
Amato Ciciretti lascia il Benevento: l'ala destra romana, però, non va al Napoli (anticipando il trasferimento in azzurro) ma accetta il passaggio in prestito al Parma in Serie B. Vi giocherà per i prossimi 6 mesi, fino al termine del campionato, con l'obiettivo di compiere l'ennesima impresa della carriera nel giro di un anno: ovvero, aiutare i ducali a tornare nel massimo campionato italiano dopo aver conosciuto l'onta del fallimento e l'inferno dei dilettanti. A giugno – come da accordi – si recherà alla corte di Sarri avendo detto sì a un accordo di 5 anni a 700 mila euro di stipendio a stagione. "Saluti dal gordo (il grasso, ndr)", così scrive Ciciretti su Instagram nel messaggio di addio rivolto al Benevento, alla città di Benevento e ai tifosi.
La carriera di ogni calciatore prevede il momento dei saluti e la mia non fa certo eccezione, anzi – ha scritto l'esterno romano -. E' arrivata l'ora di lasciare Benevento una città che mi ha cambiato e che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore! In questi anni ho trascorso momenti indimenticabili, tre stagioni uniche. Insieme abbiamo scritto pagine di storia, abbiamo coronato il sogno che tutti aspettavano da una vita e soprattutto sono maturato come uomo e come calciatore.
E' stato un onore vestire questi colori e offrire il mio contributo per portare questa città dove merita. Dispiace per le incomprensioni degli ultimi tempi, ma ho sempre dato il massimo senza mai fingere come tanti mi hanno attribuito. Volevo ringraziare tutti, tifosi staff, società, per l'affetto e il supporto. Vi auguro buona fortuna sperando che il futuro vi riservi le magiche soddisfazioni degli ultimi anni! Ciao Benevento, il tuo Gordo.
Nainggolan al Guangzhou, il ninja ha detto sì a 12 milioni di stipendio
Sì a 12 milioni di euro a stagione. Sì al trasferimento in Cina. Sì a Fabio Cannavaro e al Guangzhou Evergrande che lo ha messo nel mirino. Non ci fosse l'ostacolo della luxury tax che rende tutto più difficile e amplifica i termini economici dell'operazione, a quest'ora la telenovela ‘cessione di Nainggolan' sarebbe già ai titoli di coda. C'è la volontà da parte del calciatore, la Roma avrebbe la propria soddisfazione in 50 milioni d'incasso da investire in altre operazioni di mercato. Sono ai saluti ma non è possibile farlo adesso, almeno fino a quando non verrà trovato l'escamotage giusto (la formula del prestito con obbligo di riscatto) per aggirare il balzello che obbliga le società a pagare una somma pari al doppio della cifra spesa per formalizzare trattative di un valore superiore ai 6 milioni di euro.
Cosa significa? Conti alla mano il ninja costerebbe al Guangzhou circa 100 milioni di euro: 6 milioni più 88 (il doppio degli altri 44 nel piatto), totale 94 milioni. I prossimi giorni si annunciano molto caldi e sul gong (31 gennaio, ore 23) può accadere di tutto considerato che la Roma continua a lavorare sul fronte cessioni, fondamentali per tenere il bilancio entro i parametri del Fair Play finanziario della Uefa. Oltre a Nainggolan, in vetrina ci sono Strootman ed El Shaarawy (nelle ultime ore il Faraone è stato anche accostato al Napoli), ma soprattutto Emerson, che piace al Chelsea e potrebbe partire per un'offerta di 25 milioni.
Napoli, un altro no: il Sassuolo non cede Politano
Dopo il no di Simone Verdi, considerato il rinforzo ideale da Maurizio Sarri, il Napoli è rimasto spiazzato. Il club aveva puntato tutto sul calciatore del Bologna che per duttilità tattica meglio si sarebbe inserito negli schemi calibrati al millimetro dal tecnico dei partenopei e di cui ha buona memoria per l'esperienza comune fatta a Empoli qualche anno fa. Niente da fare, se ne riparla a giugno (forse). Il ‘piano b', invece, non decolla: Deulofeu piace ma ha caratteristiche che mal si conciliano con le preferenze dell'allenatore. Lo spagnolo è un contropiedista, più individualista che pedina corale, e vuole avere la certezza di giocare, quella che a Barcellona gli è mancata e a Napoli non gli possono promettere.
Quanto a Politano, c'è il benestare di Sarri ma non il presupposto fondamentale: la disponibilità del Sassuolo a trattare la cessione a gennaio. Nemmeno con l'inserimento nella transazione di Maksimovic in prestito, col difensore che andrebbe a prendere il posto di Paolo Cannavaro volato in Cina per raggiungere il fratello Fabio.
La nostra filosofia è quella di non privarci dei giocatori migliori a gennaio – ha ammesso Angelozzi, direttore sportivo degli emiliani, al Corriere dello Sport -. E' una linea guida consolidata. Abbiamo accontentato Gazzola, che è di Parma ed è rientrato a casa, ma per il resto non si muove nessuno. Politano compreso. E non è una questione di offerte.