L’Italia fuori dai Mondiali 2010: Lippi si prende tutte le colpe
Marcello Lippi si congeda dall'Italia nel peggior modo possibile, la debacle patita ai Mondiali 2010 non ha precedenti in anni recenti. I campioni del Mondo in carica rispediti a casa carichi di "meraviglia" dai primi arrivati.
Eppure tutti avevamo gioito quando il sorteggio fortunato aveva inserito l'Italia in un girone che abbordabile era dir poco. Era… perché Nuova Zelanda e Slovacchia si sono rivelate degli ostacoli insormontabili. Che il Paraguay potesse creare problemi era prevedibile, ma tutto ciò che si è verificato in seguito è stato davvero tragico per il nostro calcio.
Italia-Slovacchia è stata una vergogna ma anche una partita storica: Hamsik e soci, assoluti esordienti nella competizione iridata, hanno raggiunto i loro primi ottavi di finale malmenando la combriccola sgangherata di Lippi che barbaramente umiliata è stata rispedita in patria anzitempo.
"Se succede non saliranno sul carro dei vincitori" disse il poco avveduto ct alla guida di un carroccio sgangherato che dovrebbe essere la rappresentativa di un'intera nazione ma che non assomiglia neanche lontanamente ad una squadra di calcio. Quelle parole dette senza cognizione di causa sono state sostituite da più consone scuse "Mi prendo tutte le responsabilità. Nessuna esclusa. Se una squadra si presenta a un appuntamento così importante col terrore nelle gambe, nella testa e nel cuore, significa che l’allenatore non l’ha preparata bene sul piano psicologico, tecnico e tattico, ma soprattutto psicologico. Evidente che non l’ho preparata a dovere"
Il mea culpa tempestivo potrebbe smorzare un po' le accuse, comunque più che doverose. "Tutto mi sarei aspettato, non che la squadra si esprimesse come ha fatto nel primo tempo. Mi dispiace da morire chiudere questa esperienza in questa maniera. Non dico che contavo di vincere di nuovo il Mondiale, ma non di finire così." Per tutti è l'imputato principale e lo stesso Lippi ha ammesso "Credo di aver avuto una parte importante nei risultati conseguiti e in questa parte ora ho le mie responsabilità per questa eliminazione. Non lo so perché è capitato".
Effettivamente sarebbe stato meglio per lui congedarsi definitivamente dalla panchina tricolore 4 anni fa' da campione che ora da perdente, ma ormai la frittata è stata fatta. E' ancora presto per dimenticare ma non è mai troppo tardi per voltare pagina. "Grandi auguri di cuore al mio successore" ha detto Marcello Lippi. Il futuro dell'Italia è nelle mani di Cesare Prandelli e tutti noi ci auguriamo che il nuovo ct curi al meglio le ferite della nostra malconcia Nazionale.
Adriana De Maio