Lippi pronto all’addio al calcio: “Dopo il Guangzhou mi ritiro”

Dopo 33 anni di onorata carriera in panchina, Marcello Lippi ha deciso che ne ha abbastanza del terreno di gioco. Quando scadrà infatti il suo contratto con il club cinese Guangzhou, l'ex CT della Nazionale mondiale in Germania 2006, smetterà di allenare. Nessun deja vù con qualche club italiano e nemmeno alcun interessi di confrontarsi con altre realtà estere: rimarrà nel mondo del calcio ma lo farà con altre vesti, quelle da dirigente o manager, non più da tecnico. Anche perchè ovunque sia andato si è tolto enormi soddisfazioni non ultima quella di aver portato la propria squadra a sfidare nel Mondiale per Club i giganti del Bayern Monaco.
Il trionfo in Cina – "Non ho rimpianti, non mi appartengono" ha sottolineato il 65enne tecnico viareggino in una intervista rilasciata al quotidiano "Repubblica": "L'esperienza al Mondiale è stata bellissima. Affrontare il Bayern Monaco, cioè la più forte squadra al mondo, è stata un'emozione ed un orgoglio e sono soddisfatto di come sia andata". E' questo l'ultimo grande ricordo cui moto probabilmente Marcello Lippi legherà la propria immensa carriera da tecnico dove ha vinto tutto ciò che c'era da conquistare in Italia e in giro per il Mondo. Perchè dopo aver onorato l'attuale contratto con il club cinese, che scadrà fra una stagione, non si siederà su altre panchine: "Starò sempre nel calcio, magari come dirigente o in qualche altra forma. E' la mia vita, ma le cose cambiano".
Le vittorie tra Juve e Italia – Più soddisfazioni che rimpianti, più vittorie che sconfitte, più successi che cadute. La storia del tecnico Lippi è costellata da immensi trionfi. I primi, arrivati dopo una doverosa e nutrita gavetta sulle panchine della Sampdoria, Siena, Carrarese, Lucchese, Cesena, Atalanta e Napoli, sono targati Juventus nel suo primo ‘ciclo' dal '94 al '99 dove inanella 3 scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppe italiane, 1 Champions, 1 Intercontinentale e 1 Supercoppa Uefa. Conditi dagli altri successi del "Lippi 2" in bianconero (dopo la dimenticabile parentesi interista) tra il 2001 e il 2004 (quando arrivarono altri 2 scudetti e altrettante supercoppe italiane) prima dell'immenso exploit targato Mondiali 2006 con la vittoria alla guida dell'Italia.
Il Pepito del rimpianto – E proprio all'Italia dell'amico e collega Prandelli va il pensiero del Lippi Commissario Tecnico: "Le indicazioni sono positive. L'Italia, per tradizione e vocazione, è una di quelle squadre che non vanno mai alla Coppa del mondo per turismo. Rispetto al 2010 ci saranno fuoriclasse decisivi che, per varie ragioni, mi mancarono in Sudafrica" come Buffon, Pirlo, De Rossi e ci sarà anche un giocatore che forse rappresenta l'unico neo nella sua gestione, Pepito Rossi. "Mi pento di una sola cosa, di non averlo portato in Sudafrica".