Lippi incorona Rossi Mundial: “Che talento, campione per classe e maturità”

Commozione. Orgoglio. Euforia. Soddisfazione. Il duello di Rossi con Jorge Lorenzo per il titolo Mondiale di MotoGp ha fatto venire la pelle d'oca anche l'ex commissario tecnico della Nazionale, Marcello Lippi. In Giappone ha vinto Pedrosa ma il secondo posto del campione pesarese – proprio davanti al maiorchino, compagno e rivale di scuderia – avvicina il ‘dottore' all'undicesimo alloro iridato della carriera. Lontani i tempi del cielo azzurro sopra Berlino e del trionfo del 2006, le imprese del pilota italiano mettono i brividi comunque. Impossibile non appassionarsi alle imprese di Valentino e di quel numero 46 che è icona di successo, talento, sfrontatezza e classe su due ruote.
"Valentino ha offerto una grande prova di maturità e di classe – ha ammesso l'ex ct, Lippi, ai microfoni di Radio Due -. Con l'immenso talento che ha, sa trovare sempre la cosa giusta al momento giusto. In Giappone, contro un avversario forte come Lorenzo, ha saputo gestire la gara in maniera eccezionale". Dottore sul podio del Sol Levante dopo l'ennesima battaglia combattuta sulla bretella d'asfalto: questione di gas a manetta, di traiettoria e di esperienza, di controllo del mezzo e di astuzia tattica… qualità endemiche per l'asso di Tavullia lanciatissimo verso la conquista di un altro, grande trionfo. E chi se ne frega se sul bagnato Lorenzo è andato forte, per battere un Rossi così ci vuole ben altro. Lo confermano le cifre che, ancora una volta, stanno dalla parte di Rossi che – a giudicare dall'esito delle 3 gare bagnate corse in stagione si conferma imprendibile per il maiorchino: tre vittorie su tre… mentre Lorenzo sta a guardare (e a rosicare). "Vincere è bellissimo – ha aggiunto Lippi -. E tutto quello che hai imparato in carriera può aiutarti a farlo anche quando dietro di te c'è il nuovo che avanza". Non adesso, non ancora. Comanda Rossi.