video suggerito
video suggerito

L’incredibile storia di Wilmar Barrios: dalla vendita di ghiaccio alla maglia del Real Madrid

Classe 1993, il centrocampista oggi al Boca Junior ha vissuto un’infanzia difficilissima. Cresciuto dalla nonna, per pagarsi i viaggi al campo d’allenamento si inventò un lavoro dal nulla: congelare l’acqua in sacchetti e venderla come ghiaccio. Oggi, il Real avrebbe chiuso la trattativa: per 24 milioni di euro.
A cura di Alessio Pediglieri
1 CONDIVISIONI

Viene dal Boca Juniors, ha 25 anni, di ruolo è un centrocampista vecchio stampo, uno di quei mediani che non cercano gloria verso la porta avversaria ma non ti permettono di avvicinarti alla loro. Si chiama Wilmar Barrios e sarà il prossimo rinforzo del Real Madrid. Almeno così dicono in patria dove danno oramai per certo il trasferimento in Europa.

Immagine

Ci saprebbero anche i dettagli di una operazione che i Blancos di Florentino Perez hanno chiuso nel silenzio quasi più totale ma senza alcun tentennamento: 24 milioni di euro, una cifra monstre per un ruolo che non ha mai solleticato tifosi e presidenti e nemmeno il numero uno della Casa Blanca. Eppure, il colpo è stato fatto, anticipando concorrenza e possibili aste.

L'infanzia difficile

Wilmar Barrios è un giocatore che in Argentina gode già di una ottima considerazione mostrando qualità e personalità in campo, guadagnandosi il rispetto di compagni e avversari. Un carattere che Barrios ha temprato sin da subito, con una infanzia e una gioventù tutt'altro che facili:  il padre se n'è andato di casa praticamente subito dopo la nascita del bambino e la mamma è emigrata in Venezuela per cercare un lavoro dignitoso. La formazione del piccolo Wilmar è stata dunque affidata alla nonna, Dona Celia, che lo ha cresciuto da sola.

La vendita del ghiaccio

Una vita di stenti e rinunce ma mai senza pallone. Per potersi pagare il viaggio sull'autobus per andare a giocare, il giovane Wilmar riuscì ad inventarsi dal nulla un mestiere: riempiva sacchetti d'acqua, li metteva nel congelatore e poi vendeva il ghiaccio per strada. In questo modo riuscì a pagarsi i trasferimenti senza dover dipendere da nonna Celia.

Il salto definitivo

Una determinazione che lo porta a a 16 anni al Deportivo Tolima  e poi il passaggio al Boca Juniors nell'agosto del 2016 dove è diventato titolare inamovibile della squadra che sta lottando per vincere la Copa Libertadores. Con cui saluterà tutti per volare alla volta di Madrid e indossare la maglietta di una delle squadre più titolate al mondo.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views