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Ligue 2: inizia con una sconfitta il Clermont di Corinne Diacre

Nel posticipo della 1/a giornata della Ligue 2 il Clermont Foot è stato battuto per 2-1 dal Brest.
A cura di Alessio Morra
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Inizia con una sconfitta l'avventura di Corinne Diacre con il Clermont Foot

Inizia con una sconfitta l’avventura di Corinne Diacre sulla panchina del Clermont Foot. Nel posticipo della prima giornata della Ligue 2 2014/2015 il Clermont Foot è stato battuto per 2-1 dal Brest. Il match, che in Francia ha avuto un seguito enorme perché per la prima volta sulla panchina di una squadra di Seconda Divisione si è seduta come capo allenatore una donna, si era messo bene per il Clermont che si era portato in vantaggio all’8’ con Sawadogo. Ma nella ripresa la squadra del Nord della Francia ha prima pareggiato su rigore con Bruno Grougi su rigore e poi ha raddoppiato con Alphonse.

Corinne Diacre, l’allenatore del Clermont Foot

Nemmeno il Monaco di Ranieri, giocando in Ligue 2, due anni fa aveva avuto la popolarità che ha avuto in queste settimane il Clermont Foot, squadra che negli scorsi mesi ha deciso di affidarsi ad un allenatrice nominando lo scorso maggio Helena Costa. La portoghese però dopo poche settimane ha deciso di lasciare il club, che l’ha rimpiazzata con Corinne Diacre, ex calciatrice della Nazionale e prima donna a diplomarsi alla scuola di allenatori maschile federale.

Lo splendido precampionato del Clermont Foot di Corinne Diacre

La quarantenne Diacre nonostante nel precampionato sia andata fortissimo, ottenendo cinque vittorie, due sconfitte e un pareggio ottenuto contro una squadra di Ligue 1 (il Bastia di Makelele), ha dovuto subire delle domande tutt’altro che calcistiche a cui ha risposto la fisioterapista del club: “Le docce sono separate e in spogliatoio Corinne ci entra dopo aver bussato e chiesto allo staff se i calciatori sono presentabili.”. La Diacre comunque non sembra sentire la pressione: “Sono abituata allo scetticismo. Quando iniziai a giocare avevo contro la famiglia, poi con il tempo, la perseveranza e il talento cambiarono idea. Vorrei che il Clermont fosse visto come una squadra normale con un allenatore normale.”

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