Liga, Sporting Gijon-Barcellona 1-1: una perla di David Villa salva i blaugrana, ecco il video
Il Barcellona di Pep Guardiola reduce da 16 vittorie consecutive ritorna umana e non va oltre il pari in casa di uno Sporting Gijon che si rivela un avversario indigesto fin dalle battute iniziali del match.
I Catalani forse convinti della vittoria facile contro una squadra apparentemente tutt'altro che irresistibile, sempre più arenata nei bassifondi della classifica, appaiono sottotono per tutta la prima frazione di gioco e concedono campo e gioco agli avversari. I padroni di casa, sorpresi da un simile approccio della regina della Liga, iniziano a credere in una possibile impresa e al 15′ trovano il vantaggio con David Barral che con un diagonale infila Valdes e manda in delirio l' "El Molinon".
Negli spogliatoi Guardiola suona la carica e il Barca si risveglia dal sonno profondo in cui era caduto per tutto il primo tempo. Ci prova prima Iniesta ma il suo destro è sin troppo telecomandato per Cuellar. Poi Xavi, servito dalla destra da Dani Alves, si divora un gol pazzesco dal cuore dell'area di rigore. La porta dell'undici di Manolo Rebolledo Preciado, sembra stregata e per giunta Cuellar sembra decisamente in stato di grazia. E quando, l'estremo difensore dice di no persino a Lionel Messi, reduce dalla tripletta all'Atletico Madrid, l'incredibile verdetto sembra esser ormai scritto. Ma nè Cuellar, nè il "El Molinon" avevano fatto i conti con uno che a Barcellona non sta certo per far numero, e così, David Villa, con un tocco per così dire alla Messi, scavalca il fine ad allora insormontabile portiere di casa e sigla il pareggio.
La perla dello spagnolo galvanizza i blaugrana e spaventa i padroni di casa che rischiano di capitolare sul finale. Messi recupera palla in area, si beve un difensore e cerca il suo formidabile diagonale. Cuellar smanaccia come può ma la palla finisce tra i piedi di Pedro ma lo spagnolo, manco fosse tornato il ragazzino del Barcellona B, calcia incredibilmente sui cartelloni pubblicitari per la gioia dello Sporting, di Mourinho e per l'ira di un Guardiola fresco di rinnovo.
