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Liga, il Clasico spostato alle 16:15: vietata la trasmissione in Inghilterra

La legge inglese vieta la trasmissione dei match in diretta al sabato tra le 14.45 e le 17.15 per incentivare il pubblico ad andare allo stadio. Il Clasico è stato anticipato per permettere al mercato cinese di seguirlo in diretta.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Brutte notizie per gli appassionati di calcio spagnolo che vivono in Inghilterra: a loro, infatti, verrà vietata la visione del "clasico" della Liga tra Barcellona e Real Madrid, in programma il prossimo 3 dicembre al Camp Nou. Ed il motivo è più che mai singolare: la partita, infatti, è stata anticipata alle 16.15, come ha annunciato Javier Tebas, il presidente della Liga spagnola, al programma radiofonico El Larguero, e questo fa scattare un divieto unico nel suo genere.

In Inghilterra, infatti, esiste una normativa che vieta la trasmissione delle partite di calcio al sabato nella fascia oraria compresa tra le 14.45 e le 17.15 inglesi. Questo per incentivare i tifosi ad andare allo stadio il sabato pomeriggio piuttosto che restare a casa a seguire i match dal divano. Ma la norma si estende anche all'estero: ragion per cui in quella fascia d'orario non vengono trasmessi match.

E così, anticipando alle 16.15 il Clasico in programma al Camp Nou, di fatto la Liga ha "fatto fuori" il pubblico inglese, che dunque non potrà assistere al match in diretta. Una vera beffa, considerando che l'anticipo a quell'ora così singolare è arrivato proprio per soddisfare una fetta di pubblico, seppur quello lontano ma numeroso che affolla il mercato asiatico. In particolare, la grandissima richiesta arrivata dalla Cina di seguire il match ad un orario più consono: le 16.15 spagnole, infatti, sono le 22.15 cinesi.

Torna così a proporsi l'eterno dibattito degli ultimi anni, che vede i tifosi asiatici "tagliati fuori" dai grandi match internazionali e non che affollano i calendari europei. Non ultimi, quelli di Champions League, che disputandosi alle 20.45 (le 2.45 di notte in Cina), di fatto vengono "persi" dalla stragrande maggioranza dei cinesi. E trattandosi di un mercato che comprende oltre 1 miliardo di potenziali "clienti", il calcio continua ad adattarsi. Anche a costo di sacrificare, in questo caso, il più modesto mercato inglese.

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