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Liga, giro di vite della Federcalcio sulle maglie: norme più rigide per sponsor e nomi

La RFEF (la Federcalcio spagnola) ha deciso di porre un freno al proliferare di maglie dei club con nomi, soprannomi o altre scritte per i giocatori. Uno stop anche agli sponsor: sulle casacche di Prima e Segunda Division si deciderà a inizio anno il nome da mettere e non potrà mai venire modificato. Gli sponsor potranno essere al massimo 2.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Liga ha deciso di dire basta al proliferare selvaggio di sponsorizzazioni e di strategie di marketing personalizzate sulle maglie dei giocatori. La Federcalcio iberica ha varato infatti norme più restringenti per tutte quelle operazioni di mercato e di pubblicità che hanno ‘snaturato' le casacche indossate dai vari tesserati. Non più nomignoli, abbreviazioni o soprannomi sulle spalle: solamente il cognome completo senza fronzoli. Basta anche alla ‘vendita' di spazi agli sponsor sulle casacche trasformandole oramai in veri e propri cartelli pubblicitari.

L'obiettivo è dare un freno immediato alla gestione sconsiderata da parte degli uffici di marketing (soprattutto facenti capo agli stessi giocatori che sfruttano i propri diritti di immagine) e uno stop alla ricerca di nuovi sponsor da inserire sulle casacche ufficiali. Il blocco per i nomi sulle maglie limiterà infatti le operazioni dei club spagnoli e dei suoi calciatori, che non potranno eventualmente sfruttare modifiche temporanee durante particolari partite.

Sulle maglie meno sponsor

Anche gli sponsor dovranno sottostare ai nuovi regolamenti già esistenti ma spesso non considerati in toto, con le società che dovranno studiare il design più appropriato amalgamando le esigenze economiche con le norme imposte dalla RFEF per apporre le scritte delle aziende con cui hanno chiuso accordi economici. Tutto verrà codificato. Ad esempio, si potrà apporre uno sponsor solo al di sotto del nome di identificazione del calciatore, mentre uno sponsor molto più piccolo (20cm quadrati) potrà essere mostrato subito al centro sotto il collo.

Tolleranza zero sui nomi sulla schiena

Sui nomi, tolleranza zero: si deciderà ad inizio stagione la scritta da indossare e per tutto l'arco del campionato non potrà venire modificata in alcun modo e per nessun motivo. Le regole sono chiare: "sul retro delle maglie ed a 7,5 centimetri sopra il numero, il nome che identifica il calciatore, senza che quest'ultimo possa modificarlo nel corso della stagione. Allo stesso modo – si legge all'interno delle nuove norme – lo spazio tra il numero e il nome del calciatore deve essere privo di ogni legenda, emblema, parola, logo, pubblicità e simili"

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