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Lichtenstein, Frick di padre in figlio: da Mario a Yanik

Yanik, figlio diciottenne del più famoso Mario ha esordito contro l’Albania continuando la tradizione tra le fila del Lichtenstein. Un cognome che ha fatto la storia della Nazionale e del piccolo stato tra Svizzera e Austria.
A cura di Alessio Pediglieri
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Di padre in figlio, la tradizione continua. E' accaduto in Nazionale, nella selezione del piccolo Lichtenstein dove storicamente, con pochi abitanti a disposizione, chi gioca a calcio e ha un minimo di dimestichezza sul terreno di gioco veste anche i colori della Nazionale senza troppe difficoltà. Ma fa pur sempre notizia quando la maglia viene passata da padre in figlio. Così è successo che poco tempo dopo il ritiro di Mario Frick, è toccato al figlio Yanik ci scendere in campo con il Lichtenstein. Per Yanik, che milita nel SCR Altach II, club di terza serie austriaca, e che gioca come il padre nel ruolo di attaccante, l'avventura con la nazionale è iniziata al 59′ della sfida giocata a Vaduz contro l'Albania, gara comunque persa dai padroni di casa per 2-0.

Il nome di Mario Frick nel Lichtestein è di quelli che oramai hanno scritto la storia del calcio ed è un po' una leggenda vivente. Rivedere una Nazionale con il figlio Yanik ha riacceso vecchi ricordi nella linea della continuità. Una dinastia che prosegue e che i tifosi liechtensteinesi si augurano possa essere altrettanto fulgida e ricca di successi come fu per il padre. E' infatti durata 22 anni la militanza in nazionale di Mario Frick, attaccante che con 125 presenze e 16 goal all'attivo. Non è un caso se è proprio lui il calciatore con più presenze nella storia della nazionale del Liechtenstein.

Il passaggio del testimone ha avuto anche una coincidenza incredibile: quasi esattamente un anno fa, il 12 ottobre 2015, Mario Frick, all'età di 41 anni, diceva addio alla nazionale del Lichtenstein. Ieri suo figlio Yanik, a soli 18 anni d'età, ha fatto il suo esordio con la maglia del piccolo Paese incastonato fra le montagne di Svizzera e Austria, scendo in campo contro l'Albania, al 59 minuto di una gara poi comunque persa.

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