L’ex Roma H’maidat rischia 4 anni di reclusione per rapina a mano armata
Non c'è tregua per Ismail H’Maidat. Il centrocampista olandese di origini marocchine è accusato di rapina a mano armata nei dintorni di Anversa con colpi a danno di stazioni di rifornimento, un casinò e un supermercato e nelle scorse ore ha conosciuto quella che potrebbe essere la propria pena da scontare: questo ragazzo classe 1995 rischia 4 anni di reclusione. Questo è quanto riferisce il portale bladna.nl. H’Maidat, che a luglio si è svincolato dalla Roma, con delle ottime prestazioni con la maglia del Brescia si era portato nel giro della nazionale marocchina nel 2016 a soli 21 anni ma il suo noto carattere difficile non ha fatto altro che portarlo ad una fase decrescente del suo percorso calcistico. Il 23enne in questi giorni è intervenuto in udienza dichiarandosi assolutamente innocente: “Continuo a dire che non ho nulla a che fare con i fatti, c’è un’altra persona implicata”.
H’Maidat, una storia sbagliata
Questo ragazzo è nato a Enschede (Paesi Bassi) nel 1995 da famiglia marocchina e ha mosso in primi passi nelle giovanili del Twente, da cui viene allontanato a 12 anni per motivi disciplinari. La sua carriera di Ismail H’Maidat continua tra Genk, Crystal Palace e Anderlecht fino al passaggio al Brescia nel 2013/2014. Dopo un periodo di adattamento, decolla nella stagione successiva collezionando 29 presenze e una rete in serie B con la maglia delle rondinelle e in quel Brescia è una delle poche certezze su cui scommettere per il futuro.
L’anno dopo viene chiamato dalla nazionale marocchina e nel mercato di gennaio H’Maidat passa alla Roma per 3 milioni di euro che, però, lo parcheggia in prestito all’Ascoli. Da questo momento in poi inizia la fase decrescente. Nell'esperienza marchigiana finisce ai margini senza vedere il campo per sei mesi e la Roma prova a rilanciarlo prima mandandolo in prestito per sei mesi al Vicenza e poi in Portogallo all’Olhanense.
Nel luglio 2018 viene svincolato dal club giallorosso, che attendeva solo la fine del contratto, ma all’inizio della scorsa stagione il centrocampista viene cartellinato in Belgio al Westerlo, in seconda divisione. È l'ultimo passaggio prima della brutta vicenda che lo ha visto coinvolto in Belgio. Con molta probabilità è il canto del cigno di una carriera che prometteva ben altro.