L’eterno Superpippo Inzaghi: Ho 37 anni ma non è ancora finita
Insaziabile, anzi canniabale. Non conosce se ne ma. Adrenalina allo stato puro, una vita sul filo del fuorigioco, un fulmine in area di rigore, l'unico giocatore ad aver segnato in tutte le competizioni internazionali di club, Filippo Inzaghi una vita dedica al gol e nonostante le 37 primavere sul groppone non alza bandiera bianca anzi, suona la carica.
Non vede l'ora di ricominciare, di riprovare quel brivido indescrivibile che sente ogni qual volta che "buca la rete". La corsa verso la bandierina, le braccia aperte e quell'urlo di liberazione che si sente fino all'ultimo anello dello stadio. Altatensione Inzaghi ieri ha compiuto 37 anni e vuole vincere ancora. " Allegri ha portato nuovi stimoli, un grande entusiasmo, possiamo fare bene ci sono tutti i presupposti per farlo e io voglio dare il massimo. Certo da qui a vincere ci vuole anche tanta buona sorta ma io sono ottimista." Queste le sue parole nel giorno del suo compleanno.
Qualcuno gli chiede di Ronaldinho, qualcun altro delle ambizioni di questo Milan che agli occhi di molti sembra aver tirato i remi in barca ma Superpippo non conosce resa e senza troppi fronzoli risponde a tutti: " Sono tutte sciocchezze! Il Milan farà bene, e Ronaldinho è sereno e tranquillo, sono convinto che lui voglia restare con noi e fare bene con i colori rossoneri."
Qualcuno gli chiede della sua ultima stagione ed allora è tempo di togliersi i sassolini dalla scarpa: " Con Leonardo ho giocato pochissimo, non sono stato tenuto in considerazione ma io ero pronto. Poco importa però, ormai è acqua passata."
Non poteva poi mancare un augurio a quella nazionale che lo ha visto campione del mondo nel 2006 e che stasera affronterà la Costa D'avorio nella prima uscita dell'era Prandelli: "Sta iniziando un nuovo corso, il nuovo commisario tecnico ha portato un'aria di novità, ma adesso lasciamoli lavorare".
Davide Pecchia