Leonardo risveglia l’orgoglio rossonero: con Maldini il Milan torna ai milanisti
I tifosi che non avevano perdonato Leonardo e che avevano visto il suo ritorno come fumo negli occhi, avranno probabilmente già cambiato idea. In poco più di una settimana, il nuovo direttore tecnico rossonero è infatti riuscito a centrare quegli obiettivi che Fassone e Mirabelli avevano inutilmente cercato in un anno di gestione: rinforzare la squadra e dar credibilità al progetto societario. Dopo la firma di Higuain e Caldara, il dirigente brasiliano ha dunque messo a segno il suo terzo grande colpo estivo: Paolo Maldini.
Il ritorno dell'ex capitano, rientrato in società con la carica di Direttore Sviluppo Strategico Area Sport, ha così cancellato in un colpo i silenzi e i dubbi sul vecchio proprietario "cinese", le difficoltà della precedente dirigenza e certificato le intenzioni più che serie del fondo Elliott e del presidente Paolo Scaroni che, da buon amico di Silvio Berlusconi, ha subito messo in pratica il vecchio cavallo di battaglia del Cavaliere.
La vecchia dirigenza interista
La presenza in panchina di Gattuso e i ritorni di Leonardo e Paolo Maldini seguono infatti il vecchio input presidenziale ("Il Milan ai milanisti"), riportano in società quella mentalità e quel senso d'appartenenza che Yonghong Li, Fassone e Mirabelli (che avevano in curriculum anche un passato nerazzurro) non potevano offrire e vanno ad aggiungersi a Franco Baresi, Serginho e Massaro: gli unici superstiti dell'epopea d'oro del club milanese.
A nove anni di distanza dalla sua ultima partita a San Siro, macchiata dagli ingenerosi fischi di parte della curva rossonera, Paolo Maldini torna dunque a casa. Lo fa dopo aver giocato oltre novecento partite con il Diavolo e dopo aver visto l'ultimo con la fascia al braccio abbandonare la nave in mezzo alla tempesta e rientrare nel porto bianconero. "Se ci sarà la possibilità di ridare qualcosa al Milan, che tanto ha dato alla famiglia Maldini, io ci sarò". Paolo Maldini è stato di parola. Il capitano è tornato.