Leo Messi: “Mio figlio Mateo esulta quando segna il Real Madrid”
Il figlio di Cristiano Ronaldo, Cristianinho, ha un debole per Leo Messi. Il secondo figlio dell’argentino fa festa quando segna il Real Madrid. La notizia l’ha data, proprio il numero 10 del Barcellona, che in un’intervista ha parlato anche della semifinale persa con il Liverpool e del suo grande sogno: vincere il Mondiale con l’Argentina.
Mateo, il figlio di Messi, esulta quando segna il Real
Dal ritiro della nazionale, Leo Messi ha concesso un’intervista esclusiva a TyC Sports in cui ha parlato anche dei suoi figli più grandi Thiago e Mateo. Il primo segue tutte le partite, tifa per il papà e il Barcellona, mentre il secondo esulta quando il Real Madrid fa gol:
Thiago non si perde una partita, e anche Mateo ama il calcio, indossa magliette di ogni squadra. A volte la televisione è accesa e lui esulta per i gol del Real Madrid. Thiago si arrabbia e Mateo continua a festeggiare proprio per infastidirlo. Una volta stavamo giocando in casa e Mateo mi ha detto: Tu sei il Barça e io sono il Liverpool, perché ti batterò.
I consigli di Basile e il piede di Riquelme
Dopo essere tornato sul deludente finale di stagione, il Barcellona è stato rimontato dal Liverpool in Champions e ha perso la finale di Coppa del Re: “Ho finito la stagione più stanco e frustrato nella testa che nel fisico a causa di quello che è successo nelle ultime due settimane, soprattutto dopo l'eliminazione in Champions League”, l’attaccante ha detto che è diventato un maestro delle punizioni grazie ai consigli dell’ex c.t. Alfio Basile: “Le punizioni? Fu El Coco Basile uno dei primi a darmi consigli. Mi diceva di lasciar andare il piede, di guardare e imparare da Riquelme”.
La maglia numero 10 e il sogno del Mondiale
Messi con la nazionale argentina non è mai riuscito a vincere né il Mondiale né la Coppa America. Leo da oltre dieci anni indossa la maglia numero 10, che ricevette ufficialmente proprio Maradona, quando Diego era commissario tecnico della Seleccion:
È speciale, quella maglia in Nazionale l'ha resa importante Maradona, ma a me non cambia nulla indossare un numero piuttosto che un altro. Quando la usai per la prima volta Diego mi disse che voleva darmi la stessa maglietta che aveva indossato lui, che ero pronto ed era giunto il momento. Vincere il Mondiale per me sarebbe il massimo, è il più grande sogno che mi sia rimasto da realizzare.
Il villaggio olimpico, Kobe, Nadal e il fast food
Con l’Argentina in realtà un trofeo lo ha conquistato, perché nel 2008 vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Un momento indimenticabile. L’esperienza del villaggio olimpico resterà per sempre indelebile nella mente del numero 10 del Barcellona, che ha raccontato anche un gustoso aneddoto:
Nessuno voleva che andassi a giocarla, Guardiola fu quello che mi diede il permesso. Nel villaggio olimpico abbiamo visto i migliori atleti di tutto il mondo, come Kobe Bryant e Rafael Nadal, è stato impressionante. Siamo passati tra di loro e gli abbiamo chiesto delle foto. Poi il primo giorno siamo andati a mangiare da McDonald’s.
