Leo Messi e Cristiano Ronaldo entrano a suon di gol nella storia di Barcellona e Real: 300 reti in due
Il Real Madrid di Josè Mourinho non si ferma più e supera 2-0 l'Olympique Lione di Remy Garde allo Stade de Gerland grazie a Cristiano Ronaldo che segna una doppietta decisiva. La prima rete arriva su punizione di Cr7 al 24′ del primo tempo. Le merengues dominano la prima frazione di gioco, senza però riuscire a chiudere la gara. Ozil, Benzema e lo stesso Ronaldo hanno la possibilità di realizzare il 2-0 ma mancano di concretezza sotto porta. Nel finale di primo tempo è il Lione a sfiorare il clamoroso pareggio con un gran tiro di Gourcuff messo in angolo da un attento Casillas. Nella ripresa il Lione torna in campo con maggior determinazione, e crea qualche problema in più alla retroguardia avversaria. Ci sono un paio di contatti dubbi nell'area delle merengues: prima fra Diarra ed Ederson, poi fra Ramos e Gomis. Rizzoli però fa proseguire. E il Real però a essere sempre molto pericoloso in contropiede. Al 65′ è ancora Ronaldo a saggiare i riflessi di Lloris con un tiro angolato. Un minuto dopo Ederson ha due volte la possibilità del pareggio ma Casillas salva sempre in due tempi. Al 69′ il nostro Rizzoli decreta però un rigore per gli spagnoli per un contatto dubbio fra Ronaldo e Dabo. Lo stesso Cr7 si incarica della trasformazione e firma il definitivo 2-0. Per la squadra di Mourinho arriva il primo posto nel gruppo D con 12 punti e la matematica qualificazione agli ottavi di finale e per Cr7 arriva il suo 100° gol in blanco.
CR7, l'eroe dei due mondi, a Madrid e a Manchester
Cr7 dal suo arrivo a Madrid nell'agosto del 2009 ad oggi ha siglato la bellezza di 100 goal sparsi in tutte le varie competizioni, 76 nella sola Liga. Numeri da urlo se si considera che sono stati realizzati in appena 102 partite e che i goal firmati in campionato superano il numero di presenze fatte. Statistiche che parlano di un fuoriclasse assoluto che lo hanno portato ad essere uno dei pochi campioni riuscire nell'impresa di sfondare il muro dei 100 goal con due maglie diverse, visto che con quella del Manchester United è andato in rete 118 volte in 292 apparizioni. Arrivato in Spagna nel 2009 con un trasferimento storico di oltre 90 milioni di euro, il bomber portoghese ha ripagato i tifosi delle merengues malgrado il Real Madrid in patria e in Europa stia vivendo un complesso di inferiorità rispetto al vincente Barcellona di Leo Messi. In tre stagioni di Liga spagnola, Cristiano Ronaldo ha una media gol impressionante culminata nello scorso campionato, 2010-2011 quando tocca la cifra di 40 reti in campionato e 13 assist all'attivo. Uno score che non permette al Real di vincere lo scudetto ma che consacra il portoghese tra i più prolifici di sempre in maglia bianca,visto che nello stesso anno segnerà anche altre 19 reti tra Champions e Copa del Rey.
Doppiette, triplette e poker
In Spagna con la maglia del Real Madrid, Cristiano Ronaldo in poco più di due stagioni ha realizzato 17 doppiette e 9 triplette di cui ben tre già in questa stagione. Per dare l'idea della grandezza realizzatrice del giocatore si devono aggiungere anche due poker nel 2010-2011 in Liga contro il Santander al Bernabeu e in trasferta a Siviglia. Ha vinto a suon di gol il trofeo Pichichi nel 2010 in Liga con il record assoluto per il torneo spagnolo (40 reti) e la Scarpa d'Oro relativa dopo quella vinta con i colori del Manchester nel 2008. A proposito della sua precedente esperienza al Rela, con lo United, Cristiano Ronaldo ha vinto anche il Pallone d'Oro nel 2008 e con la maglia dei red devils in 292 partite ben 118 gol.
Fenomeno Messi, 200 gol a 24 anni
Non da meno è Lionel Messi, la Pulce del Barcellona che in questo turno europeo di Champions League ha tagliato il suo traguardo personale a suon di gol: 200 reti in blaugrana, a soli 24 anni. Nella notte del 4-0 di Plzen, in Repubblica Ceca, la ‘pulga‘ argentina ha raggiunto un traguardo unico, quello dei 200 gol ufficiali, tutti con i colori azulgrana. In 287 partite, Leo è stato in grado di timbrare 202 volte: cifre da urlo prodotte da un giocatore due volte consecutive Pallone d'Oro, per cui ormai sono stati spesi tutti gli aggettivi possibili. Il gol numero 200 è arrivato su calcio di rigore, proprio come Pelé con il suo millesimo centro (almeno così narra la leggenda): Messi lo raggiunge alla sua ottava stagione da professionista, partita nell’ottobre del 2004, quando debuttò al posto di Deco contro l’Espanyol. 132 gol nella Liga, 17 nella Copa del Rey, 42 in Champions, otto in Supercoppa spagnola, uno nella Supercoppa europea e due nel Mondiale per Club. Ce n’è davvero per tutti i gusti.
Solo Henry meglio di Leo, ma è solo l'inizio
Un ‘record' che non ha paragoni, nemmeno con il più grande, il Pibe de Oro: Diego Armando Maradona all’età di Messi e con altrettante stagioni alle spalle aveva all’attivo "soltanto" 196 gol, siglati dal 1977/78 al 1984/85 con le maglie di Argentinos Juniors, Boca Juniors, Barcellona e il primo anno di Napoli. Per Pelé e per Di Stefano non si possono fare paragoni concreti, per motivi di archivio visto che in sostanza mancano dati certi, ma da Maradona a Ronaldo, il passo è breve: il brasiliano a 24 anni e con otto stagioni alle spalle aveva all’attivo 153 gol, molto meno della Pulce. Anche altre stelle del passato, del calibro di Bobby Charlton e George Best hanno cifre più basse del fenomeno argentino: 133 il primo dal 1956 al 1964, 179 il secondo addirittura in 11 anni ai Red Devils. C’è qualcuno, però che ha fatto meglio, ma che è ancora ampiamente raggiungibile da Leo Messi: Thierry Henry. Il francese in otto anni con la maglia dell’Arsenal ha segnato la bellezza di 226 gol: però la sua prima stagione da Gunner è arrivata alla “veneranda” età di 23 anni. Chi invece ha fatto meglio, e senza scuse, è un altro eroe del calcio del passato, Johan Cruyff: con 24 primavere alle spalle il campione olandese dell’Ajax aveva già all’attivo 229 reti. Ma anche in questo caso, bisognerà aspettare fine stagione e controllare quanti gol avrà fatto Messi con la maglia del Barça.
Sempre a segno due gol alla volta
In questa stagione, intanto, sta procedendo a passi forzati. Dimenticata la bruttissima Coppa America con la maglia dell'Argentina, dove non ha realizzato nemmeno un gol con un'eliminazione che ancora brucia, in Champions League ha già lasciato il segno con 5 gol frutto di una doppietta e una tripletta così come in Liga dove quando segna, lo fa almeno due volte a gara. Sono già infatti 2 le doppiette e tre le triplette oltre ad aver lasciato il proprio segno in Supercoppa nella vittoria contro il Porto per 2-0 (gol e assist) e in Supercoppa spagnola contro il Real (tre gol e 2 assist in due gare). Uno score che non conosce confini e che lo porta ad essere considerato ad oggi, con un contratto in scadenza nel 2016, un giocatore senza prezzo la cui valutazione in euro supera i 100 milioni.