Lemos, l’uomo-salvezza del Sassuolo che disse di no al Barcellona
Non poteva scegliere partita migliore Mauricio Lemos per segnare il suo primo gol in Serie A. Il classe 1995 uruguaiano si è reso protagonista di una gran prova nel delicato scontro salvezza in casa del Verona segnando, con la complicità del portiere avversario Nicolas, la pesantissima rete del definitivo 0-1. I tifosi della squadra neroverde dunque iniziano ad apprezzare le doti di un difensore che è stato capace in passato di dire no ad un'offerta di mercato del Barcellona.
Chi è Mauricio Lemos, il colpo di mercato di gennaio del Sassuolo
Lemos promettente centrale difensivo uruguaiano è stato prelevato dal Las Palmas con la formula del prestito (da 500mila euro) con diritto di riscatto fissato a 5.5 milioni. Il classe 1995 cresciuto in patria con il Defensor Sporting, in prestito al Rubin Kazan ha deluso le aspettative. Di tutt’altra natura l’avventura successiva al Las Palmas con due stagioni con 5 gol in 49 presenze. A gennaio è arrivato in terra emiliana, dove nelle prime uscite ha dimostrato di aver bisogno di un periodo d'ambientamento in Italia con 2 presenze con diverse sbavature fino alla serata di Verona in cui ha cancellato gli scetticismi, mostrando anche un fiuto del gol che rientra nelle sue caratteristiche.
Quando il Barcellona voleva Lemos sul calciomercato
Una rivincita per un ragazzo che è molto noto, non solo per le sue prestazioni in campo, ma anche per un particolare retroscena di mercato relativo al passato. Il ragazzo sudamericano mentre era in forza al Las Palmas finì nel mirino di calciomercato del Barcellona intenzionato a puntare sul futuro sulle sue prestazioni. A sorpresa però Lemos decise di dire di no per proseguire la sua avventura in gialloblu che gli avrebbe permesso di giocare con maggiore continuità.
Perché Lemos disse di no all'offerta del Barcellona
In un'intervista del passato al quotidiano "La Republica de Uruguay, Lemos ha giustificato il motivo del no alla proposta di trasferimento al Barcellona con poche parole, ma decise: "Mi chiamò il direttore sportivo e mi disse che il club era interessato a valutare la proposta e che volevano darmi un'opportunità. La proposta non mi convinceva, la mia è stata una scelta calcistica, non economica. Sapevo che al Barcellona non avrei giocato". E ora il centrale è pronto a conquistare la vetrina nel massimo panorama calcistico italiano.