Leicester, Shakespeare: “Vardy voleva smettere per andare a vivere a Ibiza”
Clamorosa rivelazione quella di Craig Shakespeare, attuale tecnico del Leicester City dopo l'esonero di Claudio Ranieri. Shakespeare ha infatti dichiarato in un'intervista che, nel 2013, l'attaccante Jamie Vardy aveva pensato di smettere e di appendere le scarpette al chiodo per andarsene a vivere a Ibiza o al massimo di ritornare nella propria società di provenienza, il Fleetwoord Towen dal quale l'aveva pescato il Leicester. Questo perché nel primo anno con le Foxes non sembrava avere il giusto passo: appena cinque reti per l'ex-metalmeccanico di Sheffield, alla prima stagione da professionista nella Championship, l'equivalente britannica della nostra Serie B.
"Fortunatamente", ha spiegato Shakespeare, "non andò a Ibiza e penso che prese la giusta decisione. Jamie aveva bisogno di appoggio e di sentire fiducia. Aveva gli attributi per giocare in Premier League e glielo dicemmo apertamente". I fatti gli hanno poi dato ragione: nella stagione successiva Vardy realizzò sedici centri in Championship, contribuendo alla promozione delle Foxes in Premier League. Poi, al primo anno nella massima serie inglese, segnò nuovamente cinque reti, che tuttavia bastarono per centrare la salvezza. L'esplosione avvenne l'anno dopo: ventiquattro reti finali, alla pari con l'argentino Sergio Agüero del Manchester City ed appena una in meno del capocannoniere finale Harry Kane del Tottenham. Ma soprattutto, il titolo di campione d'Inghilterra con il Leicester, una storica qualificazione alla Champions League e l'approdo nella Nazionale inglese, dove ha già messo a segno quattro reti in tredici presenze. Insomma, un "ripensamento" che ha cambiato la storia del Leicester City e l'intera carriera dell'ormai ex-metalmeccanico di Sheffield, ormai punto punto anche dei Leoni di Sua Maestà.