Leicester, il ‘tesoretto’ di Ranieri: in cassa 150 milioni grazie alle sue vittorie
Hai voglia a chiamarli traditori. Adesso che il Leicester è tornato alla vittoria in campionato – e si appresta alla rimonta in Champions contro il Siviglia – lo ‘sgarro' fatto a Ranieri dalle quattro ‘serpi' (come i tifosi li hanno ribattezzati) appartiene al passato. Il presente è rappresentato da una squadra che ha ritrovato il gol (anche Vardy ha interrotto il digiuno), fiducia, intensità e ritmo di gioco, orgoglio: tutte qualità svanite fino a poco prima che il tecnico italiano venisse sollevato dall'incarico per una manovra di spogliatoio; tutte qualità riapparse magicamente in occasione del successo contro il Liverpool, il primo del post ‘italian job', e poi negli incontri successivi (Champions compresa).

Essere o non essere… questo è il problema
Alla guida delle Foxes adesso che Shakespeare, membro dello staff che ha preso il posto dell'allenatore romano e – complice il +5 sulla zona retrocessione – può prendere fiato rispetto alla classifica asfittica e terribile di qualche settimana fa. Doppia vittoria su Reds e Hull City. Vardy e Mahrez hanno ritrovato la verve dei tempi migliori… chissà cosa è successo al gruppo che – come per colpa di un incantesimo negativo – aveva smarrito ogni cosa, perfino la dignità… accusavano i tifosi. Shakespeare – il neo manager – deve aver risolto la crisi d'identità. Come c'è riuscito? Nemmeno lui lo sa.
Cinque su cinque con Shakespeare
Intanto il filotto di risultati positivi è aumentato fino ad arrivare 5 vittorie su 5 tra campionato e Champions League: da quando c'è stato il cambio in panchina The Foxes non hanno più avuto battute a vuoto, passando dalla zona retrocessione alla metà classifica della Premier oltre alla grande soddisfazione di giocare i quarti di finale di Champions con l'Atletico Madrid.
Il tesoretto lasciato da Ranieri
Questione di feeling spezzato e rapporto logorato tra Ranieri e alcuni senatori del gruppo. Com'è andata a finire è noto a tutti. Non tutti sanno, invece, che l'esperienza di ‘sir Claudio' – gloria e miracolo a parte – al Leicester ha fruttato un bel po' di quattrini. Quanto? Secondo un calcolo riportato dai tabloid inglesi l'impresa delle passata stagione ha lasciato in dote un +24% che, quantificato in cifre, equivale a circa 150 milioni di euro rispetto ai quasi 120 di due anni fa.
Il peso dei diritti tv
Le voci che hanno fatto la differenza in positivo a bilancio sono state: oltre ai premi per la vittoria del titolo, ad avere un peso maggiore sono stati i profitti relativi alla distribuzione dei diritti TV (circa 105 milioni di euro) in parte derivanti da una quota (25%) per il piazzamento in classifica, in parte (25%) vincolati al numero di partite trasmesse in tv a livello nazionale. Anche per questa ragione sostenere Ranieri faceva parte di quella gratitudine che nel mondo del calcio (e del lavoro) non esiste.