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Leicester, festa finita per Simpson: la Corte lo obbliga al braccialetto elettronico

Il difensore di Ranieri, protagonista dello strepitoso campionato delle “Foxes”, era stato in precedenza giudicato colpevole per aver aggredito l’ex fidanzata. Dopo aver saltato i lavori socialmente utili, a cui era stato condannato, il giudice gli ha ora imposto il coprifuoco.
A cura di Alberto Pucci
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Un titolo come quello vinto dal Leicester, vale la pena festeggiarlo per settimane e settimane. Ma in casa delle "volpi", però, c'è qualcuno che sarà costretto a farlo quasi esclusivamente da dentro le mura della propria abitazione. Danny Simpson, 29enne difensore della formazione di Claudio Ranieri, è stato infatti obbligato dal giudice a portare il braccialetto elettronico e a rimanere in casa, dalle 10 di sera fino alle 6 del mattino, per le prossime tre settimane. Il giocatore, che era stato giudicato colpevole per l'aggressione all'ex fidanzata e condannato nel maggio scorso ai lavori socialmente utili, è stato punito nuovamente per aver disobbedito alla giustizia e non aver completato il periodo di 300 ore di lavoro prima nel "charity shop" e successivamente nella casa di riabilitazione alla quale era stato assegnato. A nulla è servita l'arringa del difensore del giocatore che, davanti al giudice, aveva chiesto di sostituire la condanna con una sanzione pecuniaria.

Niente Thailandia per Simpson

L'ennesima bravata dell'ex difensore del manchester United, che nel 2011 era stato fermato per eccesso di velocità e nel 2013 trovato privo di sensi nel centro di Manchester dopo una lite in un locale, costringerà il giocatore a rimanere a Leicester, mettere fine ai festeggiamenti notturni e, soprattutto, saltare l'imminente tournée della squadra inglese in Thailandia. Il giudice di Manchester, Alexandra Simmons, è stato intransigente ("Questa Corte prende molto seriamente i casi di violenza domestica") e lo ha obbligato a portare il braccialetto elettronico e a rimanere in città negli orari stabiliti. Secondo Gary Ryan, il legale del giocatore, Simpson non sarebbe riuscito a completare le ore di lavoro socialmente utile a causa delle intrusioni continue di alcuni fotoreporter, che riuscirono a fotografare il giocatore e a rivelare il posto dove lavorava.

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